Aggiornato al 22/10/2025 - 14:12
siracusapress.it
Mostra

Noto, “In Ictu Oculi” di Marco Meucci esplora l’arte del macabro e del bizzarro

siracusapress.it

condividi news

Dal 25 ottobre al 23 novembre i Bassi di Palazzo Nicolaci ospitano la mostra dedicata ai Memento Mori e alle tradizioni siciliane della morte. Inaugurazione sabato 25 alle ore 19

Sarà inaugura sabato 25 ottobre alle ore 19 la mostra “In Ictu Oculi – Sussurri di Morte in Sicilia / Arte del macabro e del bizzarro” di Marco Meucci, per la curatela di Vincenzo Medica, che resterà aperta fino al 23 novembre ai Bassi di Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto. L’inaugurazione si terrà in via Corrado Nicolaci alla presenza dell’artista e delle autorità cittadine.

L’esposizione, curata da Vincenzo Medica, fa parte della rassegna “Percorsi di NOTOrietà 2025” promossa dallo Studio Barnum contemporary con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto. L’ingresso è libero e gli orari di apertura sono dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Marco Meucci, nato a Firenze nel 1977, ha costruito il suo percorso artistico incrociando formazione accademica e passione per il restauro del libro antico. Dopo gli studi in Psicopedagogia e Restauro a Siena, ha completato il Biennio in Archivistica, Paleografia e Diplomatica all’Archivio di Stato di Firenze, laureandosi nel 2009 in Beni Culturali con una tesi sulla Biblioteca Comunale di Noto “Principe di Villadorata”.

Il suo approccio artistico nasce dall’incontro tra la tradizione toscana e quella siciliana, due regioni che l’artista considera unite da misteriose affinità. Da questa fusione è nato “La Sagrestia degli Inferi”, un progetto che deve il nome a un antico soprannome netino: “a Sacristana ro ‘nfiernu”, appellativo riservato alle donne dal temperamento severo.

La mostra esplora i simulacri della morte attraverso opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dai libri d’artista ai diorami. Il filo conduttore è lo studio dei Memento Mori, delle reliquie, dei corpi dei santi e delle mummie siciliane, oltre alle tradizioni popolari legate al mondo delle Wunderkammer.

L’ispirazione di Meucci proviene da luoghi come le Catacombe dei Cappuccini, gli ossari e le cripte, ma anche dalla letteratura gotica di Lovecraft e Poe. L’artista dichiara di essere scettico e razionalista, ma la sua curiosità lo spinge a indagare il bizzarro e l’occulto, cercando di sfiorare l’orrore senza scadere nel truculento.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni