Acquaviva: “Ri-produzione eventi tra memoria e presente”. Presepi ceroplastica, legno, grano. Foto d’epoca, canti, degustazioni dolci rituali
Un viaggio nella memoria, nella spiritualità e nella cultura contadina iblea: è questo il cuore dell’iniziativa natalizia ospitata dall’Ecomuseo “I luoghi del lavoro contadino e dei mestieri”, un percorso etnografico unico in Europa che, per le festività, si trasforma in un autentico presepe diffuso.
L’evento, come sottolineato dal Direttore scientifico Rosario Acquaviva, nasce con l’obiettivo di proporre «un racconto, una rappresentazione, e cioè una ri-produzione di eventi avvenuti altrove e in un tempo altro, suscettibile di accogliere sinergie tra memoria e presente, mantenendo l’autenticità della tradizione».
Inserito in uno scenario paesaggistico e architettonico di grande fascino, l’Ecomuseo — sviluppato tra Buscemi e Palazzolo Acreide e comprendente anche il mulino ad acqua “Santa Lucia” — accompagna il visitatore alla scoperta delle radici della cultura popolare iblea.
Le piccole case in pietra, i ricoveri dei braccianti, le chiese barocche, i ruderi, le abitazioni rupestri e gli scorci panoramici che si aprono sulla valle dell’Anapo e sugli orizzonti del Ragusano contribuiscono a creare un contesto che, come affermano i curatori, «si presenta già di per sé come un presepe costruito dal tempo».
L’iniziativa nasce anche dall’esigenza di contrastare l’appiattimento culturale che ha progressivamente intaccato le ritualità festive.
«Il tempo festivo ha perso i contorni: simboli, gesti, arte, gastronomia sono stati fagocitati da un consumismo omologante che ha cancellato un linguaggio che indicava che era festa, e soprattutto quella festa», sottolinea la direzione scientifica.
Per questo motivo il progetto museografico propone una visione diacronica che intreccia tradizione e contemporaneità, con l’obiettivo di «favorire conoscenze, recuperare valori, saperi, e stimolare confronti e progetti di riappropriazione identitaria in un contesto sempre più globalizzato».
Particolare rilievo viene dato alla documentazione storica dell’arte presepiale in Sicilia, tra le più ricche e variegate del Mediterraneo.
Il percorso espositivo comprende:
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presepi in ceroplastica;
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natività in legno;
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opere in culmi di grano;
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sculture in terracotta, stoffa e materiali misti;
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lavori in cartapesta;
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presepi interattivi e installazioni multimediali che dialogano con le tradizioni artistiche.
L’allestimento propone un confronto tra tecniche antiche e linguaggi contemporanei, raccontando l’evoluzione della devozione popolare attraverso forme, materiali e simbolismi.
A completare l’esperienza sensoriale e culturale, l’Ecomuseo presenta documentazione visiva con foto d’epoca, video e documentari, accompagnati da canti tradizionali, musiche popolari e degustazioni di dolci e pani rituali tipici del Natale negli Iblei.










