Il primo cittadino di Noto non è morbido verso la nomina arrivata nei confronti del predecessore, accusato di aver creato un importante buco di bilancio in città: “Ci opporremo, è evidentemente incompatibile”
La nomina dell’ex sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, a nuovo presidente del CUMO (Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale) scatena la durissima reazione del suo successore, l’attuale sindaco Corrado Figura.
Figura, sebbene precisi che non c’è nulla di personale nel suo intervento ma si tratta soltanto di aspetti politco/amministrativi, attacca frontalmente la scelta, definendola “una barzelletta” e annunciando l’opposizione formale dell’Amministrazione comunale.
L’affondo di Figura: “Un buco da 91 milioni”
L’attacco del sindaco Figura si concentra sulla passata gestione finanziaria di Bonfanti, elencando cifre dettagliate:
«Non parliamo di bruscolini», ha dichiarato Figura a Repubblica, parole che ci ha poi confermato e anzi ribadito al telefono. Secondo il sindaco, il suo predecessore avrebbe:
- Fatto un buco di bilancio pari a 91 milioni di euro.
- Lasciato un disavanzo da 62 milioni.
- Affrontato richieste dei creditori (tra 2020 e 2021) per 32 milioni, costringendo il Comune a restituirne 20.
- Non versato contributi ai dipendenti comunali per 4 milioni di euro.
- Contratto un mutuo da 1,5 milioni per strade «crollate un anno dopo il taglio del nastro».
“Ma non è tutto – continua Figura – oltre ai buchi di bilancio certificati di revisori contabili e dalla Corte dei Conti, ha anche svenduto l’ospedale Trigona.”
“Ci opporremo: nomina incompatibile”
Per Figura, la nomina di Bonfanti al vertice del consorzio universitario è un premio immeritato oltre ad un cattivo esempio, viste le finalità del CUMO che sono quelle di valorizzare i giovani attraverso l’istruzione e la formazione.
«Sembra una barzelletta che possa essere stato premiato dalla politica», ha continuato il sindaco. «Come amministrazione ci opporremo, non accettiamo questa nomina in cui è evidente l’incompatibilità. Potevano scegliere tanti altri figli di questa città preparati, costretti invece a emigrare altrove. Così la politica dà un pessimo segnale».
Il Comune di Noto oltre ad essere un socio del CUMO è anche il presidente dell’assemblea dei Soci e, secondo Figura, il sindaco che ha creato un tale dissesto non può certo essere messo alla presidenza del Consorzio.