Le notizie preoccupanti che arrivano da Priolo Gargallo gettano anche qualche ombra sulla gestione politica di questi ultimi mesi, con un assessore uscente che denuncia presunte irregolarità alla Procura della Repubblica; su questo e altro abbiamo sentito Alessandro Biamonte, leader dell’opposizione con Identità Priolese
1) Alessandro Biamonte, la prima domanda è d’obbligo: che sta succedendo in questo momento a livello politico a Priolo?
Non vorrei trovarmi a commentare questi ultimi accadimenti che non fanno altro che danneggiare ancora una volta l’immagine della nostra comunità, mi sarebbe piaciuto confrontarmi su temi politici, sullo sviluppo economico occupazionale del paese. Purtroppo assistiamo all’ennesima situazione che destabilizza l’ordinario e getta ombre. Sicuramente dopo le ultime dichiarazioni dell’ex assessore Bosco la situazione diventa sempre più grave. Il rammarico più grande è verso la nostra comunità che si vede sempre più compromessa la tranquillità, bisogna fare chiarezza e subito, altrimenti le dimissioni rimangono l’unica via percorribile, un atto di responsabilità e d’amore per garantire fiducia verso le istituzioni e un vero e proprio rilancio delle politiche di sviluppo economico-occupazionale.
2) Il sindaco Gianni, al secondo mandato consecutivo, ha collezionato un numero impressionante di rimpasti, azzeramenti, litigi e riconciliazioni con uomini e donne della sua coalizione. Perché secondo lei gli accordi politici non riescono a durare non diciamo una legislatura, ma almeno qualche anno?
Nulla di nuovo, avevamo già anticipato il tutto in campagna elettorale. Una coalizione senza un progetto amministrativo valido per la città, già in guerra tra loro ma unita solamente per vincermi, proiettata a gestire potere a discapito di un progetto serio fatto da uomini e donne competenti.
3) Per due volte ha sfiorato l’elezione a sindaco di Priolo, nell’ultimo caso proprio per una manciata di voti, il sindaco Gianni ha già detto che non si presenterà per un eventuale terzo mandato. Lei, al netto di un paio di defezioni, ha però mantenuto il suo storico gruppo d’azione e continua a fare politica con costanza, ci proverà una terza volta?
Il gruppo è sempre più forte e compatto, non è tanto importante se io mi candiderò a Sindaco, ciò che importa realmente è Priolo e i priolesi. Priolo e i priolesi non meritano tutto questo, abbiamo bisogno di buon governo animato da serietà, competenze, passione e amore per il territorio.
Mi piacerebbe vedere cambiata la città che più amo al mondo. L’impegno politico oggi dovrebbe partire dalla condizione fisica e spirituale dei priolesi oltre dal decoro del paese. Da questo punto di vista il governo in carica ci sembra lontano dal poter fare un lavoro culturale e di cambiamento.
Il paese soffre: si sono persi senso etico e di comunità, organizzazione e servizi, capacità di innovazione e forza produttiva. Il futuro dipende anche da noi che amiamo e vogliamo continuare a vivere a Priolo. Dipende dalle verità che proteggeremo, dai sogni che proveremo a realizzare.L’impegno come gruppo di identità Priolese sarà ancora più forte perché non ci rassegniamo all’idea di vivere in un paese degradato e senza futuro. Sogniamo invece una città serena, che funziona, che moltiplica le opportunità per tutti e che rende la vita delle persone che ci vivono più facile, più sicura. Dove ognuno possa dire sono orgoglioso di essere Priolese!