Vertice a Palermo tra l’assessore Faraoni, il DG dell’ASP Caltagirone e l’on. Gennuso. L’ASP chiederà di accelerare le misure della nuova Rete Ospedaliera. “Trasferimento temporaneo per lavori PNRR”
Svolta per il futuro dell’Ospedale Trigona di Noto. Al termine di un incontro tenutosi stamattina a Palermo, è stato raggiunto un accordo per accelerare il potenziamento del presidio, anticipando l’attivazione del Pronto Soccorso H24. È stato inoltre chiarito che il reparto di Ortopedia, temporaneamente trasferito ad Avola, tornerà a Noto a partire da aprile 2026.
Al vertice, tenutosi presso l’Assessorato regionale della Salute, hanno partecipato l’assessore Daniela Faraoni, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone e l’onorevole Riccardo Gennuso.
L’accordo: anticipare le misure della nuova Rete Ospedaliera
L’Asp di Siracusa invierà una richiesta formale all’Assessorato per anticipare l’attuazione di alcune misure chiave previste nella nuova Rete Ospedaliera. Nello specifico, si chiederà di attivare da subito:
- Il Pronto soccorso H24.
- Posti letto di Chirurgia.
- Posti letto di Medicina.
- Il mantenimento di posti letto di Ortopedia in area geriatrica.
Ortopedia: “Trasferimento temporaneo, rientro ad aprile 2026”
La nota chiarisce definitivamente la questione più dibattuta delle ultime settimane: l’Unità Operativa di Ortopedia è stata “temporaneamente e necessariamente” trasferita ad Avola per permettere l’esecuzione di importanti lavori di ristrutturazione legati al PNRR.
Il rientro del reparto al “Trigona” è quindi confermato e previsto a partire da aprile 2026, una volta ultimati gli interventi.
Le reazioni: da Faraoni a Gennuso
“L’attenzione del Governo regionale per il presidio di Noto è massima”, ha dichiarato l’assessore Daniela Faraoni. Sulla stessa linea il DG Alessandro Caltagirone: “Il nostro impegno è offrire un percorso accelerato che permetta di avere sin da subito un Pronto soccorso potenziato e reparti attivi”.
L’on. Riccardo Gennuso ha parlato di “passaggio concreto e importante”, rivendicando il risultato di aver elevato il “Trigona” a presidio complementare di un DEA di primo livello, con un futuro aumento da 20 a quasi 80 posti letto, e lanciando una frecciata alle opposizioni: “Non vorrei che alcune componenti politiche siano intervenute solo per oscurare l’ottimo risultato messo in campo dal governo Schifani”.
Il futuro del “Trigona”: 80 posti letto e nuovi reparti
Con i lavori PNRR, che si concluderanno entro marzo 2026, il presidio di Noto vedrà un potenziamento significativo. Il nuovo assetto comprenderà reparti per la fase post-acuta (20 posti letto per Riabilitazione e 16 per Lungodegenza) e le strutture territoriali come l’Ospedale di Comunità (20 posti letto), la Casa di Comunità e la Centrale Operativa Territoriale.