Aggiornato al 28/10/2020 - 12:22

#accadevaoggi – Il 26 ottobre 1890 moriva l’ideatore di Pinocchio

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Carlo Lorenzini, genio creativo e poliedrico, fu giornalista e critico teatrale. Nacque a Collodi in una famiglia molto umile e poco fortunata. Primogenito di dieci fratelli dei quali sei morirono in tenera età fu avviato agli studi ecclesiastici. Abbracciò le idee mazziniane e da giornalista ne tracciò la sua partecipazione alle rivolte, scrivendo storie bizzarre ricche di curiosità e aneddoti divertenti della Toscana degli anni cinquanta. Si dedicò da giovanissimo alla stesura  dei romanzi: “Un romanzo in vapore” e “Da Firenze a Livorno“ che ebbero un discreto successo,  ma la sua vivacità intellettuale e poetica divennero ancora più palpabile quando si dedicò alla letteratura per l’infanzia.

Dopo “Giannettino” (1875) e “Minuzzolo” (1877) scrive il suo capolavoro “Le avventure di Pinocchio“, apparse per la prima volta sul “Giornale dei bambini”nel 1881 con il titolo “La storia di un burattino”.

Le avventure di Pinocchio si concludevano con l’episodio dell’impiccagione e la morte del burattino di legno. Le proteste dei piccoli lettori del “Giornale dei bambini” indussero però l’autore a proseguire il racconto, che si concluse definitivamente, con la trasformazione del burattino in bambino.  L’opera è stata pubblicata in 187 edizioni e tradotta in 260 lingue o dialetti. Carlo Collodi muore, improvvisamente, il 26 ottobre 1890 a Firenze.

Pinocchio resta ancora oggi uno dei racconti più letti dalle generazioni di tutto il mondo. Tra i numerosi film ispirati al burattino di legno ricordiamo la direzione e l’interpretazione straordinaria di Roberto Benigni #accadevaoggi #carlolorenzini #pinocchio

 

 

 

 

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