Marco Baglieri, chef del ristorante il Crocifisso di Noto, ci risponde al telefono scusandosi in anticipo per il poco tempo che potrà dedicarci, a causa degli impegni di lavoro che, per un ristoratore sotto Natale, sono per lo più la norma
Peccato che di normale al Crocifisso non ci sia pressoché nulla, perché se la guida più prestigiosa del mondo ha deciso di assegnargli la stella, è evidente che ci troviamo di fronte a qualcosa di speciale.
“Nessuno sano di mente potrebbe lavorare con l’unico obiettivo di ottenere una stella Michelin – esordisce Marco Baglieri alla nostra provocazione – perché noi ristoratori abbiamo tutti il dovere di lavorare per i nostri clienti. Poi – chiarisce – un qualunque riconoscimento ottenuto nello svolgimento del proprio lavoro non può che fare piacere, specie se di questa portata”.
Il Crocifisso di Noto ottiene la prima stella Michelin proprio quando meno se l’aspettava: “abbiamo lavorato con passione e dedizione tutto l’anno, senza pensare ad altro men che meno che alla stella e adesso che è arrivata, è chiaro siamo davvero orgogliosi per il risultato ottenuto, un lavoro di squadra frutto di anni di esperienza e sacrifici“.
“C’è un legame tra la stella e il territorio?” chiediamo, e Baglieri si illumina: “questa è una domanda bellissima, che nessuno mi ha mai fatto. Bisogna ricordare che la Michelin non è una classifica, ma una guida per i viaggiatori, ed è quindi chiaro che gli ispettori non possono assegnare un riconoscimento senza guardare al contesto del territorio. Nel premiare una cucina, il servizio, la sala e tutti gli altri parametri, è evidente che gli ispettori si aspettano a Noto una cucina che sia fortemente legata al territorio, al suo mare, alla storia e alle tradizioni, anche se rivisitate. Non cercheranno il “piccione sul mare” che possono mangiare a Bergamo o a Milano, anche perché qui abbiamo triglie spettacolari che dal mare ti saltano direttamente sul piatto!”
Dalla stella in poi, Baglieri ha fatto incetta di premi. Domenica scorsa il premio “Impresa Eccellente 2023″ di CNA Siracusa, per la valorizzazione del territorio, “un premio per il quale sono molto orgoglioso, perché fortemente legato al lavoro di chi scommette su queste latitudini, non senza sacrifici“, e poi l’attestato di benemerenza da parte del sindaco di Noto Corrado Figura, “Per il suo impegno verso una cucina di alta qualità, per l’esaltante connubio tra avanguardia e tradizione culinaria, creato da un rapporto forte con la terra natia, divenendo così testimonial di eccellenza prestigioso in Italia e nel mondo della sua arte culinaria e della Città di Noto.”
“Ringrazio il sindaco di Noto per questo bellissimo riconoscimento – conclude Marco Baglieri – che però, e lo dico senza falsa modestia, andrebbe diviso con le decine di miei colleghi ristoratori che in questi anni hanno lavorato con passione e serietà, offrendo tanto al territorio e contribuendo a rendere Noto la meta turistica importante che è diventata”.