Unioncamere Sicilia spinge sulle Comunità Energetiche Rinnovabili: appuntamento il 29 gennaio a Palermo

In Sicilia, il consumo di energia continua a crescere, raggiungendo 19 TWh nel 2024, ma solo un terzo è coperto da fonti rinnovabili. Lo evidenziano i dati diffusi da Unioncamere Sicilia, che lancia l’allarme sul ritardo nell’adozione di soluzioni sostenibili per il fabbisogno energetico dell’Isola.

Con il prezzo medio dell’energia che a dicembre ha raggiunto i 131 euro a MWh, con picchi di 264 euro, diventa urgente accelerare la transizione verso fonti rinnovabili. Tuttavia, la realizzazione di grandi impianti procede a rilento, spingendo Unioncamere Sicilia a promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) come soluzione immediata ed efficace.

Le CER sono realtà in cui enti pubblici, privati e imprese collaborano per realizzare e gestire impianti fotovoltaici fino a 1 MW di potenza, permettendo di ridurre le bollette, favorire l’autoconsumo e combattere la povertà energetica. Attualmente in Sicilia sono operative solo una quindicina di CER, a fronte di oltre 330 Comuni che hanno richiesto finanziamenti per studi di fattibilità.

Per incentivare la costituzione di nuove CER, Unioncamere Sicilia organizza il convegno “Transizione energetica e Cer in Sicilia”, che si terrà il 29 gennaio a Palermo, presso la sede di Unioncamere Sicilia in via Emerico Amari 11. L’evento vedrà la partecipazione di esperti e istituzioni per fornire informazioni pratiche e promuovere l’adozione di queste iniziative.

“La sfida energetica in Sicilia non può essere vinta solo con grandi impianti rinnovabili”, sottolinea Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia. “Serve un approccio integrato che riduca la dipendenza dalla rete e aumenti l’autoproduzione di energia. Le CER rappresentano la chiave per abbattere i costi e sostenere la competitività delle imprese”.