Aggiornato al 02/02/2025 - 10:35
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Santa Lucia la Piccola a Ortigia: la storia della chiesa scomparsa

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Un’edicola votiva ricorda il luogo sacro del XV secolo

Ortigia, Siracusa – Un’edicola votiva lungo via Cavour ricorda una chiesa ormai scomparsa: Santa Lucia la Piccola, nota anche come S. Luciuzza o chiesa dei Disciplinati. Questa piccola chiesetta, ricca di storia e tradizione, sorgeva un tempo nella contrada medievale di “Lu Burdellu”, un’area di prostituzione, fondaci e taverne, strettamente legata al culto della Santa patrona di Siracusa.

Origini e storia di Santa Lucia la Piccola

Secondo Serafino Privitera, la chiesa fu costruita nel 1427 nel luogo dove, secondo la leggenda, il proconsole Pascasio avrebbe condotto Santa Lucia per essere violentata. Questo episodio leggendario ha reso il sito particolarmente significativo per la devozione popolare.

Nel XVII secolo, la chiesetta divenne sede della corporazione dei bottai e falegnami. Aveva un impianto ad aula mononavata (8×16 metri), con abside piatta e una piccola sagrestia affacciata su un giardino.

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Al suo interno, la chiesa custodiva una preziosa pala d’altare raffigurante Santa Lucia e la madre Eutichia in pellegrinaggio alla tomba di Sant’Agata, opera del pittore siracusano Daniele Monteleone. Oggi questo dipinto è conservato nella chiesa dei Gesuiti.

La demolizione della chiesa

All’inizio del Novecento, la chiesetta era in stato di abbandono e degrado, con gravi problemi statici e lesioni murarie. Nel 1934, fu venduta e successivamente demolita durante gli interventi di sventramento di via del Littorio (oggi Corso Matteotti), per far spazio a un edificio di civile abitazione.

Oggi, a testimonianza della scomparsa chiesa di Santa Lucia la Piccola, rimane un’edicola votiva lungo via Cavour, che continua a mantenere viva la memoria di questo luogo di culto e della sua affascinante storia.

Fonti: a cura dell’architetto Federico Fazio

 

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