Aggiornato al 12/09/2025 - 18:59
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Siracusa, Gilistro (M5S): “Dea di secondo livello non è un trionfo, solo il minimo dopo anni di attesa”

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Il deputato regionale: “Vera sfida è costruire il nuovo ospedale, l’Umberto I risale agli anni ’50”

«Non c’è troppo da esultare. La qualificazione di Dea di II Livello del nuovo ospedale da costruire a Siracusa era il risultato minimo, atteso da anni e riconosciuto con enorme ritardo dai governi regionali di centrodestra. Ero convintamente ottimista che la pressione costante che ho prodotto in questi mesi avrebbe prodotto frutti. Ma per arrivarci – afferma il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) – c’è voluta persino la mobilitazione dei sindaci della provincia oltre al lavoro costante di noi rappresentanti cinquestelle del territorio, che abbiamo dovuto piegare resistenze francamente incomprensibili”.
“Non dimentichiamo – prosegue Gilistro – che Siracusa rimane l’unico capoluogo di provincia siciliano senza un ospedale con meno di trent’anni di vita. La vera sfida, pertanto, non è festeggiare un riconoscimento dovuto, ma avviare al più presto la costruzione del nuovo nosocomio e garantire l’implementazione di tutti i servizi e delle specialistiche previste da un Dea di II livello. Solo allora potremo parlare di un vero traguardo per la comunità aretusea”.
Il deputato ricorda come l’attuale ospedale di Siracusa sia una struttura ormai obsoleta, frustrante per i pazienti quanto per gli operatori sanitari. “Ricordiamo al presidente Schifani che l’attuale Umberto I risale agli anni ’50 del secolo scorso. Questo significa che da quasi cento anni Siracusa attende un ospedale nuovo, efficace e moderno. Come quella rete regionale oggi disegnata sulla carta ma rimandata ad un futuro che oggi non esiste”.

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