Aggiornato al 13/09/2025 - 11:48
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Alta tensione NATO-Russia: al via missione “Sentinella dell’est”. A Sigonella l’allerta resta “Alpha Plus”

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Dopo i droni russi in Polonia, Rutte annuncia l’operazione. Si valuta “no-fly zone”. L’hub USA/NATO nel Mediterraneo mantiene il livello di allerta, confermano fonti ufficiali

Si chiama “Eastern Sentry” (Sentinella dell’Est) la nuova missione militare che la NATO lancerà “nei prossimi giorni” sul fianco orientale dell’Europa per blindare i confini contro la minaccia russa, con un focus specifico sulla “sfida dei droni”.

L’annuncio è stato dato dal segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, ed è la risposta diretta alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi avvenuta il 10 settembre. Un fatto definito da Rutte “pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno”.

L’hub di Sigonella: allerta “Alpha Plus” invariata

La nuova operazione, come confermato dal comando alleato, coprirà l’intero fianco orientale, “dall’estremo nord al Mar Nero e al Mediterraneo”. In questo contesto di alta tensione, una fonte ufficiale conferma che il livello di allerta alla base militare di Sigonella resta invariato su “Alpha Plus”.

Sigonella, attiva dal 1959, è un hub strategico fondamentale per le operazioni USA e NATO nel Mediterraneo. La base, sotto il comando dell’Aeronautica Militare Italiana (che ospita il 41esimo Stormo Antisom), accoglie anche la US Naval Air Station (NAS), un nodo logistico critico che ospita 40 unità militari, inclusa la United States Space Force.

L’ipotesi: una “No-Fly Zone” ridotta al confine

Oltre alla missione, fonti diplomatiche alleate confermano che è in discussione tra i membri l’ipotesi di istituire una “zona cuscinetto aerea” ai confini con l’Ucraina. Si tratterebbe di una sorta di no-fly zone su scala ridotta, che consentirebbe alla NATO di abbattere i droni ostili prima del loro ingresso nello spazio aereo dell’Alleanza.

I dettagli della missione “Sentinella dell’Est”

L’operazione vedrà la partecipazione di numerose risorse alleate. Hanno già confermato il loro contributo:

  • Danimarca: con due caccia F-16 e una fregata antiaerea.
  • Francia: con tre caccia Rafale.
  • Germania: con quattro Eurofighter.
  • Regno Unito: con un pacchetto di sostegno.

La missione sperimenterà anche nuove tecnologie, come sensori e armi anti-drone, per individuare, tracciare e abbattere i velivoli senza pilota.

Avvio immediato sul modello “Baltic Sentry”

Il comandante supremo della Nato in Europa, il generale Usa Alexus G. Grynkewich, ha confermato che l’operazione “partirà subito”, poiché gli ordini sono già stati dati. L’operazione sarà modellata sulla “Baltic Sentry”, l’iniziativa lanciata a gennaio 2025 per proteggere le infrastrutture critiche nel Mar Baltico.

In risposta alle mosse della NATO, il Ministero della Difesa russo ha annunciato l’avvio di esercitazioni militari congiunte con la Bielorussia.

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