Mentre la Procura revoca la richiesta d’arresto per Fazzino (ASP Siracusa), gli alleati di Schifani invocano l’intervento di Roma. Lombardo: “Stop nomine, con riferimento a Siracusa”
La settimana si chiude con una spasmodica attesa per la decisione del GIP di Palermo, ma senza dimenticare l’agitazione politica che scuote la maggioranza di Renato Schifani. Mentre il giudice valuta le 17 richieste di arresti domiciliari per lo scandalo appalti, gli alleati del governatore, Fratelli d’Italia e Forza Italia, chiedono l’invio degli ispettori ministeriali in Sicilia.
Svolta per Fazzino (ASP Siracusa)
Sul fronte giudiziario, la notizia più rilevante per il territorio aretuseo è l’uscita di scena di uno degli indagati locali. Al termine degli interrogatori di garanzia, la Procura di Palermo ha revocato la richiesta di misura cautelare nei confronti di Vito Fazzino, funzionario dell’ASP di Siracusa. Fazzino ha evidentemente chiarito la sua posizione, convincendo i magistrati.
Resta invece appesa alla decisione del GIP la posizione degli altri 17 indagati, tra cui Totò Cuffaro, Saverio Romano e l’ex Direttore Generale dell’ASP Siracusa, Alessandro Caltagirone.
La difesa di Cuffaro e la rabbia degli alleati
Ieri è stato il turno di Totò Cuffaro, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, rilasciando però dichiarazioni spontanee. Sull’appalto siracusano, ha ammesso di aver “solo segnalato” a Caltagirone che la ditta (Dussmann) era stata “non tenuta in considerazione” dal precedente manager. La sua difesa, inoltre, ha contestato l’utilizzabilità della relazione dei ROS (quella sul suo “sfogo” contro Romano) e la trascrizione delle intercettazioni.
Ma mentre il GIP valuta, la maggioranza di Schifani non lesina interventi dai toni anche “duri”, con l’inchiesta di Siracusa al centro delle preoccupazioni.
Fratelli d’Italia è stata la prima a muoversi, con il deputato Fabrizio Ciancitto che ha chiesto al Ministro Schillaci verifiche negli ospedali, inclusi quelli siracusani. Richiesta supportata con forza dal parlamentare siracusano Luca Cannata, che da mesi criticava la gestione dell’ASP da parte di Caltagirone.
Nelle ultime ore, a sorpresa, si è aggiunto Tommaso Calderone (Forza Italia), presidente della bicamerale per l’Insularità. Con un’interrogazione, Calderone ha chiesto al Ministro Schillaci una “verifica approfondita” sulle procedure di appalto nel sistema sanitario siciliano, una mossa clamorosa, visto che l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, è dello stesso partito.
Infine, l’Mpa di Raffaele Lombardo ha chiesto pubblicamente a Schifani di “differire eventuali nomine”, in particolare nel campo della Sanità, con un riferimento esplicito ai “contraccolpi che potrebbero arrivare dall’inchiesta a Siracusa”.
La pressione sul governatore Schifani, dunque, non arriva più soltanto dalle opposizioni, ma dal cuore della sua stessa maggioranza.







