Un progetto di economia sociale basato sullo scambio di tempo e competenze tra cittadini con l’obiettivo di creare una rete di mutuo soccorso contro l’isolamento. Caiazzo: “Aiutare chi è in difficoltà”
Il Comune di Buccheri è il primo in Sicilia e tra i due della provincia di Siracusa, insieme a Lentini, ad ottenere un finanziamento di 20 mila euro dal Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali della Regione per il progetto “Banca del Tempo”. L’iniziativa rappresenta una proposta innovativa di forte impatto sociale per la comunità locale.
Il progetto si basa su un modello di economia sociale fondato sullo scambio reciproco di tempo e competenze tra persone, utilizzando l’ora come unità di misura. L’obiettivo è creare una rete di mutuo soccorso in cui ogni ora offerta corrisponde a un’ora ricevuta, favorendo legami di solidarietà e contrastando l’isolamento sociale.
Il meccanismo prevede un conto corrente personale dove vengono registrate le ore di servizi scambiati, che possono spaziare dalla spesa all’aiuto nei compiti, dalla compagnia alle piccole riparazioni domestiche. L’iniziativa promuove l’inclusione sociale e valorizza ogni tipo di competenza, indipendentemente dal suo valore di mercato.
Tre principi fondamentali guidano il progetto. Il primo è la reciprocità: ogni ora di aiuto offerta viene restituita con un’ora di servizio ricevuto, indipendentemente dalla tipologia. Il secondo riguarda il conto corrente-tempo, dove ogni partecipante accumula crediti per le ore offerte e debiti per quelle ricevute. Il terzo principio prevede lo scambio sia di attività pratiche come cucinare o fare riparazioni, sia di saperi quali lingue straniere, informatica o aiuto nello studio.
“L’obiettivo del progetto – spiega il sindaco Alessandro Caiazzo – è aiutare chi è in difficoltà e includere persone come anziani e ragazzi con disabilità, creando al contempo nuove amicizie. Vogliamo valorizzare il sapere e riconoscere il valore reale di competenze che non hanno mercato, come il cucito o la compagnia. Alla fine del progetto contiamo di realizzare una sorta di rete di vicinato 2.0, rinnovando i rapporti di mutuo aiuto tra vicini di casa o persone sconosciute che ancora nei nostri piccoli borghi rappresentano baluardi saldi di una comunità sana e solidale. L’intento è rafforzare il tessuto sociale e combattere la solitudine”.










