Aggiornato al 21/11/2025 - 13:05
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Siracusa, Elisa Consiglio, premiata da Forbes tra i migliori 100 laureati d’Italia

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La 24enne siracusana premiata dalla rivista americana per la sua tesi sull’intelligenza artificiale e il lavoro

«Voglio fare l’avvocato hi – tech». E’ giovane, brava e ha le idee chiare. Elisa Consiglio, siracusana, 24 anni e una laurea in Giurisprudenza alla Luiss di Roma, lunedì scorso è stata premiata a Milano dalla rivista Forbes nella prima edizione dei Top Graduates 2025, il riconoscimento che seleziona le cento migliori tesi sperimentali in Italia. Elisa si è laureata lo scorso 6 ottobre con una tesi dal titolo “Intelligenza artificiale e lavoro tra etica e diritto”, frutto di un progetto nato in Olanda e sviluppato insieme a studenti di tutto il mondo.

La storia di Elisa inizia durante il terzo anno di università, quando decide di specializzarsi nelle materie più innovative del diritto: intelligenza artificiale, privacy, cybersicurezza. Prima una summer school alla London School of Economics, poi un’esperienza nello studio legale Hogan lovells di Roma. Ma la svolta arriva un anno fa, quando partecipa a “Engage”, un’iniziativa internazionale che riunisce all’università olandese di Tilburg studenti di diverse discipline per risolvere problemi concreti.

Elisa Consiglio

«Ci siamo posti il problema – racconta Elisa – di come affrontare il problema della sostituzione dei lavoratori da parte dell’intelligenza artificiale». Nel suo gruppo c’erano economisti, psicologi, esperti di finanza. Insieme hanno creato una startup che ha vinto il progetto e che il municipio di Tilburg ha chiesto di implementare.

L’idea è tanto semplice quanto controcorrente. Mentre tutti spingono verso la digitalizzazione a ogni costo, il gruppo di Elisa ha scelto di rimettere al centro l’essere umano. «Abbiamo creato una piattaforma digitale – prosegue – che aiuta a riallocare i lavoratori sostituiti dall’automazione. Ma non sulla base del curriculum o dei titoli di studio. Noi valutiamo anche le caratteristiche umane: empatia, creatività, capacità relazionali». Per sviluppare il progetto hanno usato il metodo del design thinking, immaginando un caso concreto: una donna di cinquant’anni, impiegata in un settore a rischio automazione, che potrebbe perdere il lavoro nei prossimi anni. La piattaforma la aiuterebbe a trovare una nuova occupazione valorizzando le sue qualità personali, magari in una casa di cura per anziani dove l’empatia conta più delle competenze tecniche.

«In un mondo che grida all’innovazione e alla digitalizzazione, noi volevamo riportare una visione antropocentrica – sottolinea Elisa – Ridare importanza all’uomo in quanto tale e colmare il divario che si sta creando nel mercato del lavoro».

Il percorso della giovane siracusana non si ferma qui. Sta frequentando un master alla Bocconi e a gennaio si trasferirà a Londra per studiare al King’s College, sempre su intelligenza artificiale, privacy e proprietà intellettuale. L’obiettivo è diventare avvocato, ma un avvocato diverso da quelli tradizionali: un legale hi – tech.

«L’avvocato del futuro deve saper gestire queste nuove materie  afferma Elisa -. Il mondo corre e l’avvocato classico con competenze legate solo ai codici non basta più. Gli studi legali internazionali già utilizzano intelligenze artificiali proprie e hanno dipartimenti dedicati a questi temi. Chi vuole essere competitivo deve conoscere le normative e saper usare questi strumenti».

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