Installazioni e performance dal 28 dicembre al 12 gennaio
Siracusa e il territorio di Pantalica ospitano COSMO, festival di architettura temporanea che attraversa la città e il paesaggio circostante, trasformandoli in un laboratorio a cielo aperto per leggere il paesaggio, la storia e le forme del vivere contemporaneo. Il festival è curato dall’architetto Francesco Moncada e dallo studio Moncada Rangel.
COSMO è inserito all’interno del progetto Siracusa Pantalica: “Percorso turistico-culturale dal Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa alla Necropoli di Pantalica”. Il progetto è promosso dal Comune di Siracusa, che ha partecipato all’Avviso pubblico del Ministero del Turismo per l’individuazione di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono presenti siti riconosciuti dall’UNESCO, ottenendo il relativo finanziamento.
Il festival costruisce un itinerario fisico e concettuale tra Siracusa e Pantalica, due luoghi fondativi del Mediterraneo, offrendo al pubblico un’esperienza di architettura e paesaggio. Il nome COSMO deriva dal greco kosmos, termine che indicava l’ordine armonico del mondo. Per i Greci il cosmo non era solo l’universo fisico, ma un sistema di relazioni tra natura, architettura, comunità e valori. Il festival assume questo significato per mettere in relazione il patrimonio storico con pratiche contemporanee di progetto, arte e performance.
Come in un laboratorio urbano diffuso, COSMO invita architetti e creativi a intervenire con installazioni temporanee capaci di attivare spazi esistenti e di restituirli alla cittadinanza come luoghi di incontro, riflessione e possibilità. Le installazioni sono pensate come strumenti per osservare gli spazi pubblici con una nuova prospettiva. Tutti gli interventi sono temporanei e sono presenti in città e nel territorio tra il 28 dicembre e il 12 gennaio. Le installazioni sono state realizzate e installate dall’azienda siciliana Artedia e dal suo braccio operativo Disé, specializzata nella produzione di opere d’arte per artisti di rilievo e gallerie internazionali.
Le tre installazioni della prima edizione creano un collegamento ideale tra Siracusa e Pantalica e mirano a promuovere il territorio di Siracusa Pantalica, offrendo un’alternativa di promozione culturale rivolta a un pubblico internazionale. Le installazioni saranno inoltre riproposte nelle prossime edizioni del festival, contribuendo a consolidare un percorso di sperimentazione e valorizzazione del territorio.
Il tema centrale della prima edizione è Context, inteso come contesto non come vincolo, ma come materia viva con cui dialogare. A Siracusa, città caratterizzata da una forte stratificazione storica, la riflessione sul patrimonio è costante, mentre il festival si inserisce in un confronto sul ruolo del contemporaneo come strumento capace di interpretare, e non solo preservare, i luoghi. Ripensare lo spazio pubblico attraverso interventi temporanei è indicato come un modo per sospendere le certezze e osservare con occhi nuovi gli spazi quotidiani.
Per la prima edizione, COSMO ospita architetti e artisti di rilievo internazionale, attivi nel dibattito contemporaneo sull’architettura, sullo spazio pubblico e sul rapporto tra corpo, paesaggio e costruzione. La loro presenza a Siracusa e a Pantalica è presentata come un’opportunità per il territorio e come un riconoscimento della capacità di questi luoghi di dialogare con il panorama culturale internazionale.
Il primo intervento è situato a Ortigia, nel Belvedere della Turba, una piazzetta recentemente riqualificata e in passato adibita a parcheggio. La trasformazione in spazio urbano aperto ha restituito alla città un nuovo affaccio sul mare e un accesso diretto al fronte di Levante dell’isola. Qui l’architetto svizzero Leopold Banchini ha immaginato un riparo urbano temporaneo.
L’installazione, intitolata Asympta, è una micro-architettura speculativa che riflette sul paesaggio architettonico della civiltà preistorica, concentrandosi sulle architetture domestiche piuttosto che sugli aspetti funerari. L’opera esplora il modo in cui architetture e cosmologie possono emergere da un paesaggio specifico, in relazione alla sua topografia e alle sue risorse. La struttura utilizza legno carbonizzato, pietra calcarea, pietra lavica proveniente dall’Etna, bronzo e feltro di lana di pecora, offrendo uno spazio ombreggiato per l’incontro e la riflessione. La doppia forma asintotica richiama il cono del vulcano e le tecniche di scavo delle latomie, proponendo una riflessione critica sul mito della Capanna Primitiva di Laugier.
Il secondo intervento è collocato a Sortino, in piazza dei Cappuccini, ed è progettato dallo studio FONDAMENTA, fondato nel 2016 da Francesca Beatrice Gagliardi e Federico Rossi. Il padiglione è concepito come una piccola architettura e come uno spazio scenico, funzionando sia come palco sia come fondale urbano. L’intervento ricostruisce l’asse prospettico di Corso Umberto I secondo la tradizione dell’urbanistica barocca delle città ricostruite dopo il terremoto del 1693 e orienta lo sguardo verso l’Anaktoron di Pantalica, rafforzando il legame simbolico tra il centro abitato e il paesaggio archeologico.
Il festival si conclude a Pantalica, nei pressi dell’Anaktoron, con una performance ideata dall’architetto e artista Didier Fiúza Faustino. La performance, in programma il 5 gennaio dalle 10.00 alle 13.00, rielabora il tema delle processioni dei santi siciliani, trasformandolo in un’azione contemporanea che mette in relazione rito, paesaggio e architettura primitiva.
COSMO è presentato come un festival che utilizza l’architettura temporanea come strumento critico per osservare ciò che esiste e interrogare il rapporto tra storia e contemporaneità. Nelle prossime edizioni il percorso di ricerca proseguirà con l’approfondimento del tema Content, con la partecipazione già annunciata di Parabase, Nuno Melo Sousa e Daryan Knoublauch, in dialogo continuo con il territorio di Siracusa e Pantalica.









