Aggiornato al 31/12/2025 - 08:55
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Tensione

Priolo, bocciato il DUP in Consiglio: saltano i piani per il bilancio, ente costretto ai “dodicesimi”

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Serata di tensione al Civico Consesso. Con 8 voti contrari passa la linea del “no” al Documento Unico di Programmazione. L’Amministrazione lancia l’allarme: “Persa la premialità, attività amministrativa rallentata”

Serata di alta tensione nell’aula consiliare di Priolo Gargallo, dove si è consumato uno strappo politico dalle conseguenze amministrative pesanti. Nella seduta serale del Civico Consesso, l’opposizione ha fatto sentire i propri numeri, arrivando alla bocciatura del DUP (Documento Unico di Programmazione).

Con 8 voti contrari, il Consiglio ha respinto l’atto fondamentale che definisce la strategia e gli obiettivi dell’Ente, atto che è tecnicamente e politicamente propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione.

“Bocciato di fatto il Bilancio”

La reazione dell’Amministrazione comunale non si è fatta attendere. Attraverso una nota ufficiale, l’esecutivo ha sottolineato la gravità del voto: «Bocciando il DUP, l’opposizione al Consiglio comunale di Priolo Gargallo ha bocciato di fatto anche il bilancio». Il DUP, infatti, rappresenta la colonna vertebrale della programmazione economica: senza di esso, lo schema di bilancio perde il suo presupposto logico e giuridico.

Le conseguenze: premialità persa e gestione provvisoria

Il voto d’aula non è privo di effetti pratici immediati sulla vita dell’Ente e sui servizi ai cittadini. La mancata approvazione dello strumento programmatorio comporta due conseguenze dirette evidenziate dall’Amministrazione:

  1. Perdita della premialità: Il Comune non potrà accedere a quei fondi o benefici fiscali previsti per gli enti virtuosi che approvano i documenti contabili nei termini.

  2. Gestione in dodicesimi: L’Ente dovrà operare in regime di esercizio provvisorio. In termini pratici, significa che il Comune potrà spendere ogni mese solo un dodicesimo delle somme impegnate l’anno precedente, limitando drasticamente la capacità di investimento e di spesa per nuove iniziative, potendo garantire solo l’ordinaria amministrazione e le spese obbligatorie.

Si apre ora una fase di incertezza politica e amministrativa per il comune industriale, in attesa di capire quali saranno le prossime mosse della Giunta e del Consiglio.

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