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Nella sua Siracusa, l’attrice rende onore al maestro Camilleri ma presto ci regalerà anche una splendida Medea
[/vc_column_text][vc_text_separator title=”di Marilena Toscano”][vc_column_text]Carmelinda Gentile, Aldo Mantineo e Franco Neri nel suo spazio “Alfio Neri”, dove oltre ai prodotti tipici che non hanno bisogno di essere pubblicizzati, da un po’ si fa anche cultura, con presentazioni di libri e incontri tra – diciamo – le anime belle di Siracusa. E “belle” come Carmelinda Gentile, attrice e regista da anni ormai residente in Olanda – dove ha fondato una sua compagnia teatrale – sono poche, va detto.
Ieri un pomeriggio dedicato ad Andrea Camilleri, e come poteva non esserlo da parte della sua devota “Beba”: si, lei, ma stavolta rivisitata da un testo di Aldo Mantineo, fatto apposta in occasione degli ultimi due tristissimi anni senza il Maestro.
“Abbiamo provato – dice il giornalista e scrittore Mantineo – a onorare il ricordo, a fare memoria di ciò che Camilleri ha rappresentato per tantissimi lettori in tutto il mondo con le sue storie, i suoi racconti, la sua inesauribile vena e la sua capacità narrativa”.
E si incammina Mantineo su nuovi percorsi artistici e letterari, con un testo che, a breve, rischia di diventare un bell’assolo teatrale, un monologo che Carmelinda Gentile, co-scrittrice del testo, potrebbe avere l’opportunità di interpretare a pieno titolo, con la sua naturale verve e simpatia e professionalità che ne hanno fatto una delle interpreti più apprezzate e amate della serie televisiva di enorme successo del Commissario Montalbano.
Così ripercorrendo pezzi di dialoghi dai romanzi più conosciuti e guardandoli quasi come attraverso il video in quelle amabili serate nelle quali niente e nessuno può disturbare… ecco riapparire la Beba gelosa di un Mimì fimminaro e bugiardo, sempre pronto a propinare senza vergogna le più ardite farfanterie. Carmelinda interpreta – sebbene per un piccolo pubblico dall’aspetto particolarmente familiare e ricco per questo di emozioni, tra baci e abbracci anche con la prof del liceo, lacrime e sorrisi – la sua Beba più accorata. E’ un invito, questo incontro, ad esserci ancora perché i progetti ritornano e la passione non si smorza mai.
“Il teatro è la mia vita – dice Carmelinda – è lacrime, sudore e fatica, ma non posso farne a meno. Oggi che sono nella mia Sicilia, continuo a lavorare e porterò Medea con gli attori del mio KoregoTheater Group, prima a Ragusa e poi qui a Siracusa, come regalo alla mia città”.
I due spettacoli si svolgeranno a Ragusa Ibla il 29 luglio nel Cortile dell’Univerità e il 30 a Siracusa nel cortile dell’ex Convento di S. Francesco.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]