[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/cjoYvSdAeLo”][vc_column_text]Questa song, che è una di quelle che amo di più del cantante che amo di più, Fabrizio De Andrè, mi suonava in testa ieri mentre scrivevo un pezzo sull’Ucraina e su come una parte dell’ intellighenzia italiana sta vivendo e discutendo questa guerra.
Nel reiterare del Faber alla fine di ogni strofa il coinvolgimento di tutti in quel maggio del ‘68, io ritrovo il nostro coinvolgimento nell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin.
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti
Provate pure a credervi assolti
Siete lo stesso coinvolti
Anche se ora ve ne fregate
Voi quella notte voi c’eravate
Anche se allora vi siete assolti
Siete lo stesso coinvolti
Per quanto voi vi crediate assolti
Siete per sempre coinvolti
E a Kiev, a Kharkiv, a Mariupol, a Odessa, a Leopoli noi possiamo anche proclamarci estranei, crederci assolti. Ma siamo lo stesso coinvolti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]