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L'Affondo

Avola, caso scabbia, il sindaco Rossana Cannata: “Pd e Cgil fanno politica con la salute”

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Un affondo via social accompagnato dalla richiesta di scuse da parte del deputato regionale Tiziano Spada

Nessuno pensi di intimidirmi, continuerò a battermi a tutela della salute dei ragazzi

Il Pd e il sindacato Cgil anziché essere dalla parte dei ragazzi e della mamma che ha denunciato fatti gravissimi, mi attaccano e strumentalizzano la vicenda facendo politica con la salute.
Sorprendente e sconcertante la difesa d’ufficio del parlamentare Ars del Pd Tiziano Spada, oltre che diffamatorie e gravissime le affermazioni nei miei confronti. Il deputato regionale del Partito democratico, partito in cui milita la dirigente scolastica, denota tanta superficialità, mancanza di stile oltre che di conoscenza. È un’evidente cieca presa di posizione partitica che svia l’attenzione dalla vera questione, la salute dei nostri figli e del personale scolastico. Io continuo ad essere a fianco della mamma che ha denunciato non solo l‘accaduto ma anche l’atteggiamento che avrebbe tenuto la dirigente nei suoi confronti. Mi sarei aspettata la vicinanza nei confronti della signora che è stata mandata via dalla dirigente omettendo di ricevere il certificato che attesta che la ragazzina non è affatto guarita. Chieda chiarezza, il deputato, a una dirigente che ha nascosto la verità dichiarando apertamente che si trattava di una bufala. La mia decisione di intervenire e di comunicare via social è solo un atto di trasparenza nei confronti della comunità che mi onoro di servire. Il mio impegno è verso la verità e il benessere dei giovani, non verso la negligenza. Attendo le scuse dal deputato Pd Spada e dal sindacato Cgil, a questo punto, essendo stati messi a conoscenza della realtà dei fatti riferitagli dalla dirigente del partito Pd. È deludente, oltre che profondamente ingiusto, falsificare la realtà contro l’oggettività di una mamma e di ragazzi che chiedono un democratico confronto e informazioni corrette e invece vengono definiti bulli.

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