Aggiornato al 25/11/2025 - 10:10
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L'intervento

Corpo di Santa Lucia a Siracusa, l’Arcidiocesi frena: “Interventi personali o civili estranei al cammino”

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Nota dell’Ufficio Stampa della Diocesi in merito alle voci sul trasferimento definitivo delle Reliquie. “Rapporti con Venezia cordiali, ma interventi esterni sono estranei a questo cammino”

In merito al dibattito accesosi in città sul possibile ritorno definitivo del Corpo di Santa Lucia a Siracusa, con la supplica al Santo Padre presentata da Francesco Candelari, interviene ufficialmente l’Arcidiocesi.

Con una nota dell’Ufficio per la Pastorale delle Comunicazioni Sociali, la Curia intende fare chiarezza sulle interlocuzioni in corso, ribadendo che si tratta di un percorso esclusivamente ecclesiale e prendendo le distanze da iniziative politiche o di organismi civili.

I rapporti con Venezia e la Santa Sede

“In riferimento alle notizie pubblicate circa un trasferimento definitivo a Siracusa della Reliquia del Corpo di S. Lucia e alla necessità che la Diocesi siracusana avvii in merito un’interlocuzione, si rammenta che i rapporti tra le Chiese di Venezia e Siracusa sono cordiali e costanti, improntati alla fraternità in Cristo che deve contraddistinguere le relazioni tra tutti i cristiani”.

La nota sottolinea i risultati già ottenuti grazie a questo dialogo: “E’ stato proprio grazie a questo rapporto che nell’arco di venti anni, dopo circa dieci secoli, si è resa possibile per ben tre volte la traslazione dell’urna che custodisce il Corpo della Martire, accompagnata personalmente dal Patriarca mons. Francesco Moraglia nel 2014 e nel 2024. Di tutto ciò la Santa Sede è stata costantemente informata, rilasciando le previste autorizzazioni, tanto da concedere anche il privilegio, lo scorso dicembre, non solo dell’anticipata apertura del Giubileo, ma anche di una lettera autografa di papa Francesco che celebrava l’evento della presenza del Corpo della nostra Patrona a Siracusa”.

“La politica resti fuori”

L’Arcidiocesi precisa inoltre il peso delle recenti risposte giunte dal Vaticano a sollecitazioni esterne: “Eventuali riscontri rilasciati da Officiali della Curia Vaticana per cortesia istituzionale non aggiungono particolari rilevanti in tal senso”.

La conclusione è un chiaro messaggio a chi, fuori dall’ambito ecclesiastico, sta spingendo per il trasferimento:

“Interventi personali o di organismi civili restano pertanto estranei a questo cammino di Chiesa che è tracciato dalla Divina Provvidenza alla quale dobbiamo tutti affidarci nella preghiera e nella testimonianza cristiana sull’esempio di S. Lucia”.

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