Aggiornato al 25/11/2025 - 10:27
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“Detenzione di uno scimpanzé è un atto di crudeltà”, l’indignazione di LNDC Animal Protection

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L’associazione si unisce alla denuncia dei Carabinieri CITES e invita i cittadini a contrastare il traffico di animali selvatici segnalando ogni sospetto

LNDC Animal Protection, associazione attiva nella protezione degli animali e nella lotta alle ingiustizie, ha criticato aspramente i responsabili nel caso di detenzione illegale e maltrattamento di uno scimpanzé in provincia di Siracusa. Come reso noto dai Carabinieri del Nucleo CITES di Catania, in un’abitazione privata è stato trovato un giovane scimpanzé di circa tre anni e mezzo, tenuto alla catena, privo di autorizzazioni, e appartenente a una specie ad altissimo rischio estinzione, tutelata dalle normative internazionali CITES.

Secondo quanto riportato a mezzo stampa dai Carabinieri, l’animale era stato acquistato illegalmente a Malta sul mercato clandestino e introdotto in Italia senza alcun permesso. Il primate era legato con una catena di circa due metri che, oltre a costringerlo a movimenti innaturali, gli ha provocato una gravissima lesione all’inguine. I veterinari intervenuti hanno confermato che le condizioni erano totalmente incompatibili con la natura e il benessere dello scimpanzé.

Alla luce di quanto accaduto, LNDC Animal Protection si è unita alla denuncia già sporta dai Carabinieri per maltrattamento e detenzione illecita di specie protetta, ribadendo la necessità di perseguire con la massima severità chiunque partecipi a questo genere di traffici e maltrattamenti.

“Siamo davanti a un atto di crudeltà intollerabile. Uno scimpanzé non è un animale da compagnia né un oggetto da collezione. È un essere senziente, con una complessità emotiva e sociale straordinaria. Vederlo incatenato, ferito e sottratto al suo habitat naturale è l’ennesima dimostrazione dell’egoismo umano e della totale mancanza di rispetto per la vita”, dichiara Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection.

Il giovane scimpanzé, posto immediatamente sotto sequestro, è stato trasferito prima all’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina e poi al Bioparco di Roma, dove un team di esperti etologi cercherà di avviare un percorso di recupero.

“Ogni animale selvatico ed esotico rubato avvicina sempre di più quella specie all’estinzione. Il traffico illegale di animali selvatici è una delle attività criminali più redditizie al mondo e continua a prosperare perché c’è chi compra, ignaro o indifferente alle terribili conseguenze di questa scelta”, continua Rosati.

LNDC Animal Protection ha anche invitato i cittadini a non acquistare mai animali esotici e a segnalare immediatamente qualsiasi sospetto di detenzione illecita alle autorità competenti. “Ogni segnalazione – ribadisce l’associazione – può salvare un animale e contribuire a contrastare un mercato criminale che sta devastando la biodiversità in tutto il mondo”.

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