Non solo tombola: a Natale si ritrovano le carte siciliane, quelle con la donna, il “cavallo” e il re
Mentre fuori l’aria di dicembre pizzica il viso e i vicoli si svuotano, dentro le case siciliane il Natale si accende tra risate, carte e vecchie sfide che si rinnovano ogni anno. La tradizione del gioco conviviale è una delle più amate dell’Isola, simbolo di compagnia e amicizia.
Regina incontrastata resta la tombola, che raduna famiglie intere attorno al tavolo, tra ironie, numeri della smorfia e piccoli premi fatti di dolci e frutta secca. Ma non è l’unico passatempo natalizio: con le carte siciliane in mano, si gioca al sette e mezzo, allo scopone scientifico o alla briscola in cinque, variante tutta isolana che trasforma la partita in uno spettacolo di bluff, alleanze e sorrisi. Negli ultimi anni si è diffuso anche il cucù, gioco rapido e divertente che unisce bambini e adulti nello stesso entusiasmo.
In molte famiglie siracusane queste tradizioni resistono, mantenendo viva la magia del ritrovarsi. Perché, alla fine, il vero spirito del Natale siciliano sta tutto lì: nelle parole scambiate tra una mossa e l’altra, nel rumore delle carte mischiate e in quella semplicità che non smette mai di riscaldare.









