[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/YhSKk-cvblc”][vc_column_text]Sono andato a vedere ieri pomeriggio “West Side Story” di Spielberg. Bello, coloratissimo, inevitabilmente condizionato dal doppiaggio che non permette di cogliere le parlate diverse dei portoricani e dei Jets, accenti che nelle parti cantate inevitabilmente sfumano anche se Spielberg rispetto al film del ’61 (10 oscar e ho detto tutto) ha inserito molti fraseggi in spagnolo – non doppiati – enfatizzando in questo modo la differenza fra i gruppi che invece esteticamente non si distinguono particolarmente.
Oggi vi propongo “America” la canzone che amo di più della versione originale con relativo strepitoso balletto in cui giganteggiano i due premi oscar per questa interpretazione George Chakiris (Bernardo) e Rita Moreno (Anita). Una curiosità: Rita Moreno, 60 anni fa travolgente brunetta portoricana, oggi anziana ispanica e saggia protettrice di Tony in un ruolo che nel film originale non esiste e che credo sia stato inventato da Spielberg apposta per lei, affidandole anche la canzone più “significante” della storia: “Somewhere” che nel 1961 cantavano Maria e Tony.
E insomma se non avete visto l’originale correte al cinema. Se l’avete visto correrete senza bisogno che ve lo consigli io, perché West Side Story è un film dell’anima, con canzoni del cuore.
I like to be in America.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]