Il primo cittadino ringrazia il gruppo MPA per la collaborazione ma annuncia che andrà avanti per completare i progetti PNRR, la rigenerazione urbana e gli interventi sui dipendenti comunali
La scelta è arrivata, ma non è quella che si aspettava l’opposizione. Il sindaco di Lentini, Rosario Lo Faro, rompe il silenzio dopo la crisi politica che ha travolto la sua amministrazione e annuncia che non intende fare passi indietro. In una nota diffusa oggi, il primo cittadino prende atto delle dimissioni degli assessori e dell’uscita dalla maggioranza del gruppo Grande Sicilia – MPA, ma ribadisce la volontà di garantire continuità amministrativa.
«Ho preso atto della comunicazione del gruppo Grande Sicilia – MPA Polo Autonomista Lentinese e delle dimissioni degli assessori collegati – ha detto Lo Faro – una scelta che rientra nelle autonome decisioni delle forze consiliari e che accolgo con pieno rispetto istituzionale».
Il sindaco riconosce il lavoro svolto insieme negli ultimi due anni: «La collaborazione avviata nel dicembre 2023 – ha sottolineato il primo cittadino – ha permesso di affrontare passaggi importanti per l’Ente: dall’avanzamento dei progetti PNRR alla predisposizione dei documenti contabili e alla gestione di numerose procedure amministrative. Per questo desidero esprimere un sincero ringraziamento per il contributo offerto».
Ma è sulle scadenze imminenti che Lo Faro costruisce la sua linea difensiva. Il Comune deve affrontare impegni che non possono attendere: gli interventi per i dipendenti con orario ridotto, le progressioni di carriera, i progetti Pnrr con termine al 30 giugno 2026, la rigenerazione urbana con i lavori sull’Archivio storico e villa Marconi, gli otto progetti del Pon “Città medie” per 3,8 milioni di euro, il progetto Kairos e il recupero dell’area di protezione civile.
«Il mancato rispetto delle scadenze Pnrr – ha precisato Rosario Lo Faro – comporterebbe la perdita di finanziamenti essenziali, come per l’Istituto Vittorio Veneto e per l’asilo nido».
A questi si aggiungono atti urgenti come la delibera sulla liquidazione della performance 2020 dei dipendenti e le procedure per il Fondo comuni marginali.
«Per queste ragioni – ha annunciato la sua scelta il sindaco, dopo 48 di riflessioni – pur riservandomi nei prossimi giorni una valutazione complessiva sulla situazione amministrativa determinatasi, ritengo necessario garantire immediatamente la piena operatività dell’Ente. Mi impegnerò, con la necessaria prontezza, a garantire tutto ciò. L’amministrazione continuerà a operare con responsabilità e nel solo interesse della comunità».
Una risposta che non chiude alla possibilità di sviluppi futuri ma che, almeno per il momento, esclude le dimissioni chieste da PD e Forza Italia. Adesso la palla passa all’opposizione, che deve cominciare dal capire da quali forze politiche è composta e chi sarebbe disposto a firmare la mozione di sfiducia annunciata dai forzisti.










