I due consiglieri si dichiarano indipendenti denunciando di essere stati emarginati dalla dirigenza locale ma confermano la fiducia al sindaco Gambuzza, il partito scende da otto a sei seggi in aula
La bomba era ad orologeria, l’esplosione solo una questione di tempo. Ed il boato è stato avvertito la notte scorsa. Il vicepresidente del consiglio comunale, Peter Spataro, e la consigliera Maria Concetta Monaco hanno deciso di lasciare Forza Italia e dichiararsi indipendenti. Una doccia fredda per il partito guidato in città dal commissario, Pippo Gennuso.
I due consiglieri hanno affidato ad una nota le riflessioni sulla scelta di prendere le distanze dal partito ma non dalla maggioranza. «Dopo una profonda riflessione – hanno dichiarato Spataro e Monaco – abbiamo ritenuto necessario intraprendere un percorso politico diverso, motivato da divergenze con la dirigenza locale del partito che ci ha visto spesso in questi mesi emarginati da qualsiasi tipo di confronto politico e a volte anche umano».
Le avvisaglie erano emerse durante l’ultima seduta del consiglio comunale: c’era un clima di tensione in maggioranza, a causa della mancanza del numero legale in prima battuta. E tra gli assenti, probabilmente critici, proprio Peter Spataro e Maria Concetta Monaco. Nell’aula di via XXV Luglio il sindaco, Giuseppe Gambuzza, non si è risparmiato in critiche nei confronti degli assenti. Nonostante ciò la scelta dei due fuoriusciti da Forza Italia è chiara: «lavorare per il bene della nostra Pachino a fianco del sindaco Gambuzza – hanno affermato Spataro e Monaco – al quale confermiamo la nostra stima personale e fiducia ma siamo stanchi di essere solo pedine nelle mani di chi ha visioni diverse dalle nostre e da quanto con entusiasmo abbiamo siglato in quel lontano aprile 2024». Il dito è puntato chiaramente e senza mezzi termini contro la dirigenza del partito.
L’addio di Spataro e Monaco dal gruppo di Forza Italia conferma la crisi lancinante in seno alla maggioranza e, ancor di più, all’intento del partito che è di maggioranza relativa in aula (passa da 8 a 6 consiglieri) ma, con l’uscita dei due, tutto potrebbe cambiare. Le motivazioni addotte sono ancora generiche, presto la causa uscirà fuori. Per il momento si parla di «prendere le distanze – spiegano i due consiglieri da oggi indipendenti – da queste nuove logiche diverse dalle nostre. Ringraziamo tutti gli amici e colleghi che in questi mesi hanno condiviso con noi questo cammino, auspicando che le nostre strade possano incrociarsi nuovamente in futuro nel rispetto reciproco e nell’interesse della comunità».
Nei prossimi giorni le logiche di cui parlano i due consiglieri verranno a galla e, come avviene nelle reazioni a catena, tutta la maggioranza è già in attesa del prossimo evento.










