Saltata la pagina 12 del capitolato durante la trasmissione al Mepa con l’elenco dei dispositivi elettronici per un valore di 44mila euro. Il progetto è stato comunque saldato per intero. Denunce alla Procura e alla Corte dei Conti
“Sul materiale presente nella pagina 12 mettiamoci una croce sopra, perché non arriverà mai”. La frase pronunciata durante la seduta del consiglio di istituto (dell’Istituto superiore Michelangelo Bartolo) lo scorso 19 maggio 2025 si è rivelata una sventurata profezia. A distanza di cinque mesi, il materiale informatico non è ancora stato consegnato alla scuola di viale Aldo Moro, nonostante il progetto sia stato interamente saldato. Per questo motivo la Tenenza della Guardia di Finanza ha avviato un’indagine.
Il PNRR
La vicenda ha origine dal progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 4.0 “Next Generation Labs”. Nel 2023 la scuola ha ottenuto un finanziamento dal Ministero del Merito e della Pubblica Istruzione di quasi 140 mila euro, per la precisione 139.947,66 euro. Il progetto prevedeva l’acquisto di materiale informatico e la realizzazione di un’aula informatica per il corso di Scienze Applicate.
Dal capitolato, nel piano presentato dalla scuola erano inseriti l’acquisto di stazioni saldanti, macchine per incisione e sviluppo, droni, microcontrollori, controller, sensori, impiantistica, webcam, lavagne multimediali, scrivanie, sedie e armadi. Tra il materiale figuravano anche 26 tablet con caratteristiche specifiche: dimensioni schermo di 33 centimetri (13 pollici), risoluzione del display 2880 x 1920 pixel, capacità memoria interna 128 GB, processore Intel Core i5-1245U, RAM installata 8 GB, risoluzione fotocamera posteriore 10 MP, Wi-Fi 6E (802.11ax) e peso di 879 grammi con sistema operativo incluso. Insieme ai tablet erano previste 26 tastiere e 2 kit di irrigazione wi-fi.
Il consiglio della discordia
A novembre del 2023, durante un consiglio di istituto, è emersa la prima criticità relativa al progetto, legata alla consegna dei beni. Sono state evidenziate alcune difformità tra la merce richiesta, prevista dal progetto, e quella effettivamente ricevuta dalla scuola. Mancavano proprio i 26 tablet, le tastiere e i 2 kit wi-fi, motivo per cui non è stato possibile avviare l’apertura della sala informatica programmata. Il valore stimato della merce mancante ammonta a 44 mila euro, una cifra significativa rispetto a un progetto di quasi 140 mila euro.
Il Mepa e la pagina 12
Quando un gruppo di docenti e genitori ha fatto rilevare la mancata corrispondenza, è stata ricostruita la vicenda. È emerso che durante la trasmissione degli elenchi delle attrezzature al Mepa, il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, è “saltata”, apparentemente per distrazione, la pagina 12, quella del capitolato riferita ai 26 tablet, alle tastiere e ai kit wi-fi. Nonostante la consapevolezza della mancanza dei dispositivi elettronici e di altro materiale, il pagamento dell’ultima tranche è stato comunque completato, con il parere contrario di alcuni componenti del consiglio di istituto che chiedevano l’invio della documentazione alle autorità competenti.
Le denunce
È partita quindi una denuncia alla Procura della Repubblica di Siracusa, alla Guardia di Finanza, alla Polizia, alla Corte dei Conti e all’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, presentata da un gruppo di docenti e genitori che, nell’interesse dell’istituto, hanno ricostruito quanto accaduto. La denuncia racconta della mancata consegna del materiale, a fronte della stessa cifra prevista dal PNRR e pagata dall’istituto, e di alcune anomalie presenti nel materiale consegnato: alcuni pezzi non coincidevano con quelli degli elenchi del progetto esecutivo. Della vicenda è a conoscenza anche l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Le indagini
Le anomalie emerse nel progetto e nella rendicontazione successiva hanno destato sospetti e a giugno le Fiamme Gialle si sono presentate nel plesso di viale Aldo Moro, chiedendo e ottenendo gli incartamenti relativi al progetto “Next Generation Labs”. È partita un’attività di indagine attraverso cui i finanziari stanno cercando di ricostruire la vicenda e mettere insieme i dettagli. A ottobre sono tornati a scuola per allegare al fascicolo un’apposita documentazione fotografica del materiale consegnato.
La posizione del “Bartolo”
Il dirigente scolastico Enzo Michelangeli non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Nel frattempo, i docenti, i genitori e gli alunni continuano a chiedersi che fine abbiano fatto i tablet per la realizzazione del nuovo laboratorio informatico.










