Aggiornato al 17/09/2025 - 16:48
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Portopalo, La Sumud in attesa di partire: L’Europarlamentare Corrado: “Attenzione sulla missione umanitaria”

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Imbarcazioni in rada attendono coordinamento con navi Tunisia, respinte polemiche su Greta Thunberg

«Le tensioni sono normali in questi momenti, ma la cosa più importante è che l’attenzione rimanga sulla missione umanitaria». Annalisa Corrado, europarlamentare del Partito Democratico, è una dei volontari che sono a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flottila della Libertà per Gaza. Le barche sono ferme in rada al largo di Portopalo, in attesa del via libera per proseguire la navigazione verso la Striscia. Nelle ultime ore si sono susseguite voci di presunte tensioni a bordo tra i volontari e la scelta di Greta Thunberg di lasciare il comando della Flotilla poichè “Si parla troppo di noi e poco di Gaza”, ha dichiarato l’attivista svedese.
L’europarlamentare ha voluto chiarire la questione. «Penso che – ha spiegato Annalisa Corrado – anche nelle parole di Greta stessa, la preoccupazione principale sia che la Flotilla non diventi troppo protagonista rispetto alla missione stessa, ossia parlare di Gaza».

Secondo la sua ricostruzione, le discussioni emerse sarebbero «assolutamente riconducibili – ha confermato l’europarlamentare democratica – a momenti complessi pre-partenza causati dai ritardi dovuti ai problemi logistici in Tunisia, ma non c’è assolutamente nulla di grave rispetto all’ispirazione collettiva e alla volontà di andare avanti tutti insieme».

L’esponente del Pd ha sottolineato il carattere pacifico della missione: «Siamo una forza totalmente pacifica – ha continuato Corrado – pacifista, non violenta. A noi parlamentari è stato chiesto di dare una copertura diplomatica».

Riguardo alle possibili difficoltà durante la navigazione, ha ammesso che «la cosa più probabile – ha sottolineato l’europarlamentare – è un’intercettazione con le forze dell’esercito israeliano, è quello che è successo nei casi precedenti e quindi è quello che ci aspettiamo».

Il parlamentare europeo ha voluto riportare l’attenzione sull’obiettivo principale della missione. «Ci sia questa mobilitazione meravigliosa dal basso che non vuole lasciare solo la popolazione di Gaza – ha precisato la democratica – e che sta animando nei territori, nelle persone, anche nelle istituzioni e nella politica, un dibattito di un livello mai visto prima».

Ha definito le polemiche come “chiacchiericcio” a cui “non darei grande importanza”, sottolineando che «c’è grande voglia di andare avanti e di finalmente iniziare la parte più importante della missione, quella di muoversi tutti insieme verso Gaza».

Le imbarcazioni sono dunque in rada al largo della costa portopalese, con l’equipaggio che attende il coordinamento con le altre navi partite dalla Tunisia. La partenza dipende sia dalle condizioni logistiche che da quelle meteorologiche. «Stiamo aspettando che le barche della Tunisia raggiungano un punto preciso – ha concluso Annalisa Corrado – per iniziare a navigare anche noi e incontrarci in mare aperto». 

La partenza sarebbe prevista nelle prossime ore.

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