Imperia, concerto vietato al trapper siciliano
Il prefetto: “Testi evocano gesta criminose e inneggiano a ambienti malavita”. Il caso sollevato da Libera. Pochi giorni fa il procuratore si era lamentato della scarsa sensibilità del territorio alle infiltrazioni criminali
Il rapper Niko Pandetta, al secolo Vincenzo Pandetta, catanese classe ’91 con un passato in carcere per spaccio e nipote del boss catanese Salvatore Cappello, sottoposto al regime speciale di detenzione 41 bis dal 1993, a cui ha dedicato una canzone “Dedicata a te” balzata agli onori della cronaca per alcuni versi: «Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis» si è visto annullare numerose date del suo tour estivo.
Niko Pandetta continua ad avere problemi per i live annullati dalle forze dell’ordine, il rapper parla di un accanimento dello Stato italiano nei suoi confronti. Torrecuso, Fuscaldo, Messina sono solo alcune delle tappe annullate in giro per l’Italia per motivi di «ordine e sicurezza pubblica»
“Messaggio diseducativo e perverso, getta enormi ombre su tutto il territorio“ per l’associazione ‘Caponnetto’ che ha chiesto di bloccare l’evento con il discusso cantante in una missiva indirizza alla Prefettura, alla Questura e al sindaco di Pietracatella ” nell’ambito delle iniziative previste nel Morgia in Fest 2022, “di bloccare, come già accaduto in molti altri comuni d’Italia il concerto in questione, che rischia di trasformarsi in una vera e propria celebrazione della mafia.”
Proteste rimaste ignorate, la sera del 30 luglio come da programma a Pietracatella il concerto di Niko Pandetta che ha registrato il pieno di giovani.
Lo sfogo sui social
«Non capisco questo accanimento nei miei confronti, quando io sono cambiato e pago le tasse», dice Niko Pandetta nelle sue storie di Instagram, riprese da un utente su TikTok. «Risolvete i problemi dell’Italia, che sono altri. Io voglio solo fare il mio lavoro e voi mi mettete i bastoni fra le ruote. Io non so più cosa devo fare, forse dovrò annullare tutto il tour, anche perché la gente che lavora con me si sta rovinando: investe e poi viene annullato tutto con 24 ore di preavviso», continua il rapper. Poi, l’ulteriore sfogo in un lungo testo: «Chiamano i locali minacciandoli di fargli controlli tutti i giorni in caso decidessero di fare le serate con me. Questo è un ricatto becero per fare la guerra a una persona, per discriminare e bloccare il mio lavoro».
Il rapper catanese usa TikTok per esprimersi. In attivo 309.7K Follower, il suo profilo è pieno di mazzette di soldi, macchine di lusso e accessori griffati. L’autore della celebre canzone Pistole nella Fendi (27 milioni di visualizzazioni su YouTube) vede piazzarsi il suo ultimo album ad un passo dalla Top 50 degli album più venduti nel primo semestre del 2022







