Il deputato regionale Spada non partecipa alla Festa dell’Unità. Gerratana: “Essere assenti è sempre un errore”
Sulle note di “Vengo anch’io, no tu”, si è celebrato il congresso provinciale del Partito democratico. Piazza Garibaldi a Rosolini è stata un viavai di esponenti nazionali, regionali e locali dei democratici: dal segretario siciliano, Anthony Barbagallo, il senatore siracusano Antonio Nicita, la senatrice Beatrice Lorenzin, l’ex ministro Andrea Orlando persino il presidentissimo della Campania, Vincenzo De Luca. Illustre assente, il deputato regionale del territorio Tiziano Spada, sindaco di Solarino. Se la responsabilità è di chi non ha invitato o di chi ha scelto di non partecipare, al momento non è dato sapere, ma ciò che emerge alla festa del’Unità, è la frattura, la divisione.
Spada ha atteso l’assist di De Luca per manifestare il proprio malcontento. «Ieri – ha scritto il sindaco di Solarino sul proprio profilo Facebook – durante la Festa dell’Unità provinciale l’ospite d’onore, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha duramente criticato per oltre un’ora un modus operandi che da anni caratterizza il Partito Democratico a tutti i livelli: l’assenza di meritocrazia nella scelta della classe dirigente. Sul territorio chi riesce ad esprimere consenso e radicamento viene troppo spesso oscurato da figure anonime catapultate dall’alto soltanto perché appartenenti a questa o a quella corrente.
Un atteggiamento che, se non verrà cambiato, continuerà a condannare il nostro partito a restare minoritario impedendoci di costruire una vera alternativa a questa destra. Serve un cambio di rotta coraggioso, che metta al centro le competenze, il merito e la forza dei territori, se vogliamo davvero restituire al Partito Democratico la capacità di guidare un progetto di speranza e di governo». Un Tiziano Spada che, citando proprio De Luca, cerca di fare pesare la propria assenza e quella dei Giovani Democratici.
Dal canto suo, il segretario provinciale, Piergiorgio Gerratana, sulla cui elezioni pende un ricorso presentato proprio dalla fazione sconfitta al congresso provinciale, capitanata da Spada, rispedisce al mittente le critiche: «Essere assenti è sempre un errore», è stato il commento del consigliere comunale di Rosolini, che lascerebbe presupporre un invito o, quanto meno, un tentativo.