Completate le procedure concorsuali: in arrivo radiologi, psichiatri e infettivologi. Obiettivo: abbattere le liste d’attesa e potenziare i servizi territoriali

Un’iniezione di nuove forze per la sanità aretusea. L’ASP di Siracusa ha operato un ulteriore significativo potenziamento dell’organico medico con l’assunzione di 38 nuovi professionisti a tempo indeterminato.

L’immissione di questi dirigenti medici in diverse discipline è il risultato del completamento di procedure concorsuali e dello scorrimento di graduatorie, un passaggio fondamentale per garantire la continuità dei servizi sanitari alla cittadinanza.

La mappa dei rinforzi: ecco i reparti interessati

Le nuove risorse andranno a coprire vuoti in organico in settori strategici sia ospedalieri che territoriali. Ecco il dettaglio delle assunzioni comunicato dall’Azienda:

• 8 Radiologi

• 9 Medici di Organizzazione dei servizi sanitari di base (di cui 6 assegnati al Dipartimento ADISS e 3 al Dipartimento di Prevenzione)

• 3 Medici di Malattie infettive

• 3 Medici di Medicina legale

• 3 Psichiatri

• 2 Medici di Medicina Interna

• 1 Ortopedico

L’immissione di specialisti in discipline chiave come Radiologia, Psichiatria e Medicina Interna, tra le altre, mira a ridurre le liste d’attesa e a implementare l’offerta di prestazioni specialistiche.

Cruciale anche il rafforzamento del Dipartimento dell’Assistenza distrettuale e dell’integrazione sociosanitaria (ADISS) e del Dipartimento di Prevenzione, settori nevralgici per la riorganizzazione e l’efficienza dei servizi territoriali.

Serpieri: “Ci aspettiamo un miglioramento tangibile”

Soddisfazione è stata espressa dal vertice aziendale per il risultato raggiunto.

“Nel ringraziare lo staff per l’impegno profuso nell’ottenimento di questo risultato – dichiara il commissario straordinario Chiara Serpieri – ci aspettiamo che la capacità operativa ed assistenziale dell’Azienda possa mostrare un miglioramento tangibile nell’offrire servizi più conformi agli standard attesi e nella riduzione di disagi di accesso alle cure”.