Il Questore della Camera a Roma per l’assise degli artigiani. Duro attacco alle politiche economiche di Meloni: “Tasse record”. La proposta per il Sud: ridurre il limite d’investimento per il credito d’imposta
Il parlamentare Filippo Scerra (M5S) ha partecipato questa mattina a Roma all’assemblea nazionale di Confartigianato. In rappresentanza della Camera dei Deputati, di cui ricopre il ruolo di Questore, Scerra è stato accolto dal presidente Marco Granelli.
L’occasione è servita per fare il punto sullo stato di salute delle piccole e medie imprese, con un affondo diretto alle politiche dell’esecutivo nazionale.
“Artigiani e Pmi sono il cuore produttivo del nostro Paese e meritano massimo supporto”, ha detto Scerra. “Il governo Meloni è però sordo e cieco in questa direzione. Aumenta la tassazione che ormai viaggia a livelli da record, i salari reali continuano a diminuire, la produzione industriale ha registrato 31 mesi di calo su 35 di governo, con una crescita da zero virgola che ci pone tra gli ultimi in Europa. Un quadro che non genera certo le condizioni migliori per chi vuol fare impresa”.
Il nodo ZES: “Abbassare la soglia per aiutare il Sud”
C’è poi un tema specifico che tocca da vicino l’economia del Mezzogiorno e della Sicilia: il soffocante nodo rappresentato da limiti e vincoli imposti su azioni di rilancio, come le ZES (Zone Economiche Speciali).
Il deputato siracusano lancia una proposta concreta per modificare l’accesso agli incentivi.
“E’ necessario abbassare la soglia di investimento per poter usufruire del relativo credito d’imposta. Il tetto minimo di 200 mila euro taglia fuori dal beneficio migliaia di imprese artigiane del Sud Italia che così non possono creare sviluppo e valore sui territori in cui operano. La soglia va abbassata a 100mila euro per renderla strutturalmente produttiva in Sicilia e nel Mezzogiorno. E questo lo ripetiamo da tempo ad un centrodestra che non perde occasione per mostrarsi nemico del Sud”.










