Aggiornato al 05/03/2025 - 11:51
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Nulla di fatto

Amministrative 2018 Siracusa: assolti presidenti e segretari di seggio, nessun broglio elettorale

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Dopo sette anni si chiude il caso dei presunti brogli: piena assoluzione per i presidenti e segretari di seggio delle elezioni comunali del 2018 a Siracusa

Si chiude dopo quasi sette anni la lunga vicenda giudiziaria legata alle amministrative 2018 di Siracusa. Il tribunale ha assolto i dieci presidenti e segretari di seggio coinvolti nell’inchiesta sui presunti brogli elettorali, confermando che il fatto non sussiste.

L’indagine era partita dalla denuncia di Ezechia Paolo Reale, candidato del centrodestra, sconfitto al ballottaggio dall’attuale sindaco Francesco Italia. La battaglia legale portò, nel 2019, all’annullamento della proclamazione di Italia da parte del Tar di Catania, che dispose anche una mini tornata elettorale in nove sezioni. Tuttavia, il Cga ribaltò successivamente la sentenza, confermando l’elezione di Italia.

Il sindaco ha espresso soddisfazione per la sentenza, ribadendo che non c’è mai stato alcun reato da parte dei presidenti di seggio e definendo l’intera vicenda come una «confusione creata per ledere la sua onorabilità». Ha ricordato come, sin dall’inizio, avesse parlato di “tanto rumore per nulla”, un’affermazione che oggi, a suo dire, trova piena conferma. Italia ha definito questa conclusione come la chiusura di una «pagina triste» della politica siracusana, sottolineando che, nonostante la chiarezza della sentenza, probabilmente nessuno avrà il coraggio di chiedergli scusa per gli attacchi subiti nel corso degli anni.

Sulla vicenda è intervenuto anche Giovanni Di Lorenzo, delegato di quartiere e dirigente di Azione, partito di riferimento del sindaco. Di Lorenzo ha dichiarato sul suo profilo social: “Dopo quasi sette anni, tutti gli indagati nel procedimento penale per i presunti brogli alle amministrative del 2018 sono stati assolti perché il fatto non sussiste, la formula assolutoria più ampia possibile. Personalmente non ho mai avuto dubbi in merito e ho conservato ogni dichiarazione, articolo o screenshot di chi, attribuendo fatti certi, ha diffamato queste persone e alimentato la macchina del fango, consapevole del danno arrecato a loro e all’intera Siracusa. Oggi stesso formalizzerò una querela contro tutti coloro che hanno infangato la nostra città, attribuendo fatti poi smentiti dalla magistratura. Giustizia sarà fatta, fino in fondo”.

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