Aggiornato al 18/09/2025 - 07:24
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Giulia Bottaro, da Siracusa alla nazionale Under 17 di rugby

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La giovane atleta dell’ASD ArcHimete convocata allo stage di Frascati: talento, grinta e passione per abbattere i pregiudizi

Ci sono passioni che superano gli stereotipi. È il caso di Giulia Bottaro, atleta dell’ASD ArcHimete Rugby, convocata per lo stage nazionale femminile Under 17, in programma a Frascati dal 19 al 21 settembre.

Per molti il rugby è ancora considerato “uno sport da maschi”. Giulia, invece, lo ha scelto da giovanissima e in pochi anni, grazie a grinta e determinazione, si è fatta spazio dimostrando che la forza non ha genere. La sua convocazione rappresenta un traguardo personale, ma anche un segnale importante per tutte le ragazze che sognano di indossare un giorno la maglia azzurra.

A Frascati le atlete vivranno tre giorni intensi: allenamenti congiunti, preparazione tecnica e fisica, momenti di confronto e crescita collettiva. Sabato 20 settembre è in programma un torneo touch, occasione di gioco e socialità, mentre domenica 21 settembre si terrà il prestigioso Frascati Seven juniores femminile, dove Giulia e le sue compagne siciliane affronteranno squadre provenienti da tutta Italia. Non mancheranno i simboli del rugby, come il tradizionale terzo tempo, che renderanno lo stage un’autentica esperienza di condivisione sportiva e umana.

“Ogni ragazza che sceglie il rugby compie un atto di coraggio da non sottovalutare – sottolinea la presidente dell’ArcHimete, Lusiana Saitta –. Giulia dimostra che i pregiudizi possono essere abbattuti e che il rugby femminile deve diventare la normalità, non l’eccezione. Il nostro club sta lavorando proprio in questa direzione.”

Dietro questa convocazione ci sono allenamenti duri, cadute e rialzate, ma soprattutto la determinazione di una ragazza che sogna un futuro nello sport che ama. Insieme a tante altre giovani rugbiste, Giulia smentisce ogni giorno i pregiudizi con il sorriso, la costanza e la grinta che porta in campo.

Oggi rappresenta Siracusa e la Sicilia, domani potrebbe portare i suoi placcaggi e le sue mete in nazionale.

“Il rugby insegna a lottare, a sostenersi e a credere in sé stessi – ribadisce Lusiana Saitta –. Ogni ragazza che sceglie questo sport dimostra coraggio, perché segue la propria passione senza lasciarsi frenare dai pregiudizi. Giulia è la prova che le barriere possono cadere e che ciò che lei e le sue compagne fanno deve essere considerato normale, non straordinario.”

Lo stage di Frascati sarà per Giulia un’esperienza unica, ma soprattutto un messaggio chiaro: alle ragazzine che sognano questo sport, ai genitori che esitano, ai nonni che storcono il naso. Il rugby è anche vostro: è un terreno dove crescere, imparare a fidarsi delle compagne e scoprire che la forza non ha genere.

Ogni placcaggio abbatte un pregiudizio, ogni meta apre nuove possibilità.
Il rugby non ha genere: ha solo passione, coraggio e cuore.

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