Aggiornato al 03/04/2025 - 08:07
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Nuovo ospedale di Siracusa: Sinistra Futura chiede chiarezza sulla classificazione Dea II livello

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Zappulla e Landro sollevano dubbi sulla reale possibilità che il nosocomio siracusano possa diventare un ospedale di secondo livello senza modifiche alla rete ospedaliera siciliana

Il dibattito sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa continua ad accendere il confronto politico e istituzionale. Secondo quanto dichiarato in un comunicato da Sinistra Futura Sicilia e Sinistra Futura Siracusa, occorre fare chiarezza sulla copertura finanziaria e, soprattutto, sulla sua classificazione come Dea di II livello.

Negli ultimi mesi, si è assistito a un rimpallo di responsabilità tra governo nazionale e regionale sulla copertura economica dell’opera, con cifre che sono aumentate fino a raggiungere i 420 milioni di euro. “Si tratta però, in tal caso, di mettere un punto definitivo e di definire un crono programma certo fino alla gara d’appalto”, affermano Pippo Zappulla e Antonino Landro, rispettivamente coordinatori regionale e provinciale di Sinistra Futura. “Se si perde ancora tempo, i costi potrebbero lievitare ulteriormente e riprenderebbe la corsa alla copertura finanziaria”.

Dea di II livello: una promessa o una realtà?

Uno dei nodi centrali sollevati da Sinistra Futura riguarda la classificazione del nuovo ospedale. Secondo alcune indiscrezioni, il nosocomio siracusano sarebbe destinato a diventare un Dea di II livello, il che garantirebbe un ampliamento delle specializzazioni, del personale e delle attrezzature disponibili. Tuttavia, Zappulla e Landro sollevano dubbi sulla reale concretizzazione di questo obiettivo:

“Ovviamente se le cose stanno così saremmo più che felici e rappresenterebbe una sorta di giustizia postuma per un intero territorio e provincia che merita un Ospedale di grande qualità ed eccellenza, ma come la mettiamo con la legge Balduzzi e la deroga già concessa ad altra città di Catania?”

Secondo la legge Balduzzi, per essere riconosciuto come Dea di II livello, un ospedale deve servire un bacino di almeno 600.000 abitanti. Il bacino complessivo Catania-Siracusa-Ragusa ne conta circa 1,8 milioni, ma attualmente Catania ha tre ospedali accreditati come Dea di II livello. “Quindi si dica apertamente che senza questi atti, politici-tecnici con delibere, non proclamazioni di intenti del precedente governo Musumeci, non potrà essere, se non come slogan propagandistico, di II livello”.

La richiesta di Sinistra Futura

Alla luce di questi dati, Sinistra Futura chiede al presidente della Regione di prendere una posizione netta e di modificare la rete ospedaliera siciliana, assegnando ufficialmente a Siracusa un Dea di II livello con tutti i reparti e servizi previsti. “A suo tempo, quando queste decisioni furono assunte, in pochi provarono a evitare questo ennesimo scempio e scippo a danno della provincia di Siracusa”, affermano i coordinatori.

“Se non si vuole continuare a raccontare favole ai cittadini, si chieda al Presidente della Regione di cambiare la rete ospedaliera siciliana assumendo con coraggio e coerenza precisi atti politici e provvedimenti conseguenti”, concludono Zappulla e Landro.

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