Aggiornato al 13/02/2025 - 11:32
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Tempi lunghi

Siracusa-Gela, disagi ad Avola fino al 2027: lavori su ponti e cavalcavia

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Il Consorzio Autostrade Siciliane prevede tempi lunghi per il completamento degli interventi sulla viabilità. Rallentamenti e deviazioni potrebbero durare per anni

Tempi lunghi per il ritorno alla normalità sulla Siracusa-Gela. Il Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) ha ufficializzato, attraverso un verbale, che i lavori di messa in sicurezza di ponti e cavalcavia lungo il tratto autostradale della provincia di Siracusa si protrarranno fino a gennaio 2027.

Questo significa che gli automobilisti e i mezzi pesanti dovranno convivere ancora a lungo con rallentamenti, deviazioni e restrizioni alla viabilità, in particolare nell’area di Avola, dove la situazione sembra destinata a restare complessa anche nei prossimi anni.

 

Viadotto di Cassibile e tratto chiuso vicino Avola: nessuna certezza sulla riapertura

 

Non è ancora chiaro se il viadotto di Cassibile sarà incluso tra le opere di consolidamento programmate dal CAS. Tuttavia, non sembrano esserci spiragli per la riapertura del tratto autostradale chiuso nelle scorse settimane in prossimità dello svincolo di Avola.

La situazione rischia di diventare ancora più problematica con l’arrivo della stagione estiva, periodo in cui il traffico verso la costa sud della Sicilia aumenta in modo esponenziale. Al momento, è confermato che i mezzi pesanti dovranno uscire obbligatoriamente ad Avola prima di poter rientrare in autostrada, superato il viadotto.

Lavori urgenti per la sicurezza stradale

Gli interventi previsti mirano a eliminare i rischi strutturali sui ponti e cavalcavia, evidenziati da recenti ispezioni tecniche. Alcuni di questi viadotti erano già stati oggetto di interventi di restauro, ma gli ultimi controlli hanno evidenziato la necessità di ulteriori lavori di consolidamento per garantire la sicurezza degli automobilisti.

Nel frattempo, chi percorre la Siracusa-Gela dovrà continuare a fare i conti con sensi di marcia alternati, possibili code e rallentamenti, in attesa che i lavori restituiscano un’infrastruttura sicura e moderna.

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