Aggiornato al 24/01/2025 - 11:57
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Versalis, Femca Cisl: “Serve un protocollo per garantire occupazione e sostenibilità”

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La Segretaria Generale Nora Garofalo chiede al Governo e a Eni certezze sui progetti di riconversione e tutela dei lavoratori, anche dell’indotto

La Segretaria Generale della Femca Cisl, Nora Garofalo, ha lanciato un appello al Governo e a Eni per garantire risorse, progetti e tempi certi nel piano di trasformazione annunciato da Versalis, la società chimica del gruppo Eni, partecipata al 30% dallo Stato.

Con un investimento record di 2 miliardi di euro, il piano mira a rilanciare i siti industriali attraverso progetti come la bioraffineria e il riciclo chimico delle plastiche a Priolo, la gigafactory per l’accumulo di energie rinnovabili a Brindisi e un polo di ricerca a Ragusa. Tuttavia, la Femca Cisl sottolinea la necessità di un protocollo nazionale che coinvolga il Governo, le istituzioni locali e le parti sociali per garantire la tutela dell’occupazione e la sostenibilità ambientale.

Una crisi strutturale della chimica di base

Garofalo evidenzia che la crisi della chimica di base, legata ai costi elevati di produzione e alla competizione globale, ha causato perdite significative per Versalis: 7 miliardi di euro in 15 anni, di cui 3 negli ultimi 5.

“Non possiamo mantenere lo status quo, con perdite costanti e alti costi ambientali. Serve una vera governance della transizione industriale, che tuteli i lavoratori e garantisca la sostenibilità del piano di trasformazione”, afferma Garofalo.

Richieste della Femca Cisl

La Femca Cisl chiede:

  • Garanzie occupazionali per i dipendenti di Versalis, le aziende interconnesse e l’indotto.
  • Certezze sui progetti di riconversione industriale, dalla fase di decommissioning alla gestione futura.
  • Semplificazione degli iter autorizzativi, con il supporto del Governo e delle istituzioni locali.

Focus su Priolo e gli altri siti

Tra i progetti chiave, la bioraffineria di Priolo e il riciclo chimico rappresentano il fulcro della trasformazione nel territorio siciliano, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di oltre un milione di tonnellate all’anno.

“Le transizioni ambientali, ecologiche ed energetiche devono essere affrontate con il coraggio di scelte difficili, per costruire una sostenibilità sociale che includa i lavoratori di oggi e di domani”, conclude Garofalo.

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