La Fsa-Cnpp denuncia il collasso del sistema: “Serve immissione straordinaria di personale”. Agente ferito ad Augusta
La situazione nei carceri siracusani ha raggiunto livelli critici. Domenica 14 e martedì 16 settembre sono scoppiati gravi disordini nel carcere di Siracusa, con il sequestro di due agenti di polizia penitenziaria da parte di alcuni detenuti che hanno successivamente occupato un intero blocco della sezione.
I fatti si sono verificati quando alcuni detenuti, dopo aver minacciato di morte il personale penitenziario, hanno materialmente sequestrato due agenti che in quel momento gestivano da soli due piani detentivi. La situazione è rientrata solo dopo diverse ore, grazie all’arrivo di rinforzi inviati da altri istituti e a lunghe trattative che si sono concluse in tarda serata.
Nella stessa giornata di martedì, alla casa di reclusione di Augusta, un detenuto ha aggredito violentemente un agente di polizia penitenziaria senza apparente motivo, procurandogli diverse fratture al braccio e al polso.
La Fsa-Cnpp (Federazione sindacati autonomi – Confederazione nazionale Polizia penitenziaria) aveva già lanciato l’allarme pochi giorni prima attraverso una lettera indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Giustizia e ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
«Mai le nostre parole furono così profetiche – scrive il segretario generale Giuseppe Di Carlo – Il sindacato aveva denunciato la grave situazione della casa circondariale di Siracusa, “prossima al collasso” per la pesante carenza di organico nei ruoli di agenti, assistenti, sovrintendenti e ispettori. Il personale ancora in servizio non riesce a vedersi garantiti i basilari diritti soggettivi come riposi e congedi, evidenziando una situazione insostenibile che mette a rischio la sicurezza di tutto il sistema penitenziario».
Il sindacato chiede un’immissione straordinaria di nuovi appartenenti alla Polizia penitenziaria attraverso arruolamenti eccezionali o scorrimenti di graduatorie esistenti, utilizzando se necessario strutture vuote dello Stato. Il sindacato critica l’utilizzo di “fantasiosi algoritmi buoni per riempire fogli di carta bianca” invece di valutare le reali esigenze degli istituti.
Particolare polemica riguarda il mancato intervento dei Gir (Gruppi di intervento rapido) con sede a San Pietro in Clarenza, in provincia di Catania. «I Gir – spiega Di Carlo – sono reparti specializzati voluti fortemente dal Sottosegretario alla Giustizia per poi non essere utilizzati a supporto degli istituti in sofferenza»
Nella lettera vengono avanzate anche proposte tecniche per migliorare la sicurezza. La Fsa-Cnpp esprime dubbi sull’efficacia del sistema Taser negli istituti penitenziari, suggerendo invece l’adozione del “PepperBall”, strumento considerato più sicuro ed efficace negli ambienti chiusi con presenza di più persone.
Il sindacato sottolinea i possibili effetti letali del Taser su persone tossicodipendenti o con problemi medici non diagnosticati, proponendo alternative meno pericolose ma ugualmente efficaci.
«Come organizzazione sindacale rappresentativa del corpo – ha concluso Di Carlo – non possiamo che rimanere senza parole ed esterrefatti da un atteggiamento di continua indifferenza da parte degli uffici competenti e dell’intero governo. Se non si attua una urgente riforma dell’intero sistema penitenziario, saremo destinati a un rovinoso collasso come intera amministrazione».