Aggiornato al 18/09/2025 - 12:11
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Allarme Formica di fuoco Sicilia, Gilistro (M5S): “Rischio sanitario, la Regione intervenga subito”

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L’allarme del deputato M5S all’ARS: “Focolai già presenti tra Noto, Pachino, Rosolini e Ispica. Danni ad agricoltura e allevamenti, pericolo shock anafilattico”

L’allarme per la Formica di fuoco in Sicilia “rappresenta un serio allarme ambientale e sanitario che non può essere sottovalutato”. A chiederlo è il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), che sollecita “un intervento immediato del governo regionale per tutelare la salute dei cittadini e difendere agricoltura e zootecnia”.

Gilistro, primo firmatario di un’interrogazione urgente all’ARS, ha indirizzato la richiesta al presidente della Regione e agli assessori regionali al Territorio e Ambiente e alla Salute.

“Solenopsis invicta: tra le specie più pericolose”

“La Solenopsis invicta – prosegue Gilistro – è tra le specie invasive più pericolose al mondo. Colonizza con rapidità, danneggia colture, pascoli e allevamenti”.

Il deputato M5S sottolinea inoltre il “rischio diretto per la salute pubblica, specie per bambini, anziani e soggetti allergici, che possono andare incontro a reazioni gravissime, fino allo shock anafilattico”. La sua presenza in Sicilia, e in particolare nella zona orientale, è definita “accertata da tempo”.

Focolai tra Noto, Pachino e Rosolini

L’allarme si basa su segnalazioni concrete raccolte da allevatori e agricoltori del Sud-est siciliano. Secondo quanto riportato, le formiche hanno già colpito aziende zootecniche tra Noto, Pachino, Rosolini e Ispica, aggredendo animali e rendendo inaccessibili i terreni agricoli.

L’appello: “Agire ora, prima che sia tardi”

“Abbiamo chiesto al governo regionale – aggiunge Gilistro – di attivare l’Osservatorio per le malattie delle piante per un monitoraggio costante, e di predisporre misure urgenti di contrasto e prevenzione”.

L’appello è netto: “Non possiamo permettere che un territorio già provato da siccità, incendi e crisi idrica subisca un ulteriore danno”.

“Il nostro dovere – conclude Gilistro – è garantire sicurezza e trasparenza. La Regione faccia subito la sua parte, intervenendo ora che il focolaio è ancora gestibile, senza attendere che diventi un rogo incontenibile”.

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