Aggiornato al 27/11/2024 - 19:13
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Economia in Sicilia, Schifani celebra i dati Svimez e punta su sviluppo e occupazione

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Il presidente della Regione Siciliana evidenzia la crescita del PIL del 2,2% e un incremento occupazionale del 5,2%, ma richiama l’attenzione sull’emigrazione giovanile

La Sicilia è protagonista di un’importante crescita economica, come certificano i dati diffusi oggi dalla Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) durante la presentazione del rapporto a Roma. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha commentato con soddisfazione i risultati, sottolineando il +2,2% del PIL regionale, un incremento che, secondo il governatore, rappresenta il frutto di politiche mirate e investimenti strategici.

“Questa inversione di tendenza non è casuale,” ha dichiarato Schifani. “Abbiamo lavorato intensamente per potenziare infrastrutture e settori chiave, rilanciando l’economia siciliana con politiche liberali e una maggiore capacità di attrarre investimenti.” Il presidente ha inoltre evidenziato come i dati Svimez siano in linea con le analisi di Bankitalia e Unioncamere, confermando una fase positiva per l’economia dell’isola.

Anche il tema dell’occupazione registra segnali incoraggianti: +5,2% nel post-pandemia, posizionando la Sicilia come la seconda regione più dinamica del Sud. “Questi risultati sono il riflesso delle politiche a sostegno delle imprese, che hanno creato nuove opportunità lavorative e contribuito a ridurre il disagio sociale,” ha spiegato Schifani.

Un’altra eccellenza è rappresentata dalla blu economy, con la Sicilia che si distingue per il valore aggiunto della filiera navale e cantieristica, pari a 700 milioni di euro, il dato più alto nel Sud Italia. Tuttavia, Schifani ha richiamato l’attenzione su un problema persistente: l’emigrazione giovanile. “La fuga dei talenti, specialmente dei laureati, è una priorità assoluta. Vogliamo costruire un futuro in cui i giovani siciliani trovino qui opportunità e crescita,” ha aggiunto il presidente.

Per affrontare questa sfida, il governo regionale ha avviato un processo di modernizzazione burocratica e assunzioni mirate. Grazie a un nuovo accordo Stato-Regione, sono stati già reclutati 200 giovani, con un piano per inserirne altri 600 nel prossimo triennio. Inoltre, 500 nuovi operatori sono già stati assunti nei Centri per l’Impiego, con ulteriori 100 ingressi previsti per il 2025.

“Il personale deve essere considerato una risorsa e non un costo,” ha concluso Schifani, sottolineando l’importanza di percorsi incentivanti e di carriera per trattenere i talenti nell’isola e migliorare il tasso di turnover, attualmente tra i più bassi in Italia.

Con una visione che punta su sviluppo economico, occupazione di qualità e innovazione infrastrutturale, la Regione Siciliana guarda al futuro con fiducia, lavorando per consolidare questi risultati e affrontare le sfide ancora aperte.

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