Aggiornato al 03/09/2025 - 12:24
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Ritardi

Fondo Innovazione Agricoltura, Federacma: “Bene i nuovi fondi, ma ora si pubblichi la graduatoria”

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Il presidente Andrea Borio commenta l’aumento delle risorse a 222 milioni, ma denuncia i ritardi di Ismea. “A mesi dal click day, le istruttorie sono a rilento e le vendite calano”

Un plauso all’aumento dei fondi, ma anche un appello urgente per sbloccare le procedure. Federacma, la Federazione Confcommercio delle macchine agricole, interviene sul Fondo per l’Innovazione in Agricoltura, accogliendo con favore l’ulteriore stanziamento di 47 milioni di euro, che porta il totale a 222 milioni. Allo stesso tempo, però, denuncia i gravi ritardi che stanno paralizzando il settore.

Borio (Federacma): “Bene l’incremento, ma ora si pubblichi la graduatoria”

“Accogliamo con favore l’ulteriore stanziamento, un segnale importante e una risposta concreta alle nostre richieste,” ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma, commentando l’incremento previsto da un recente decreto.

“Se da un lato non possiamo che complimentarci con l’Esecutivo, il Ministro Lollobrigida e Ismea per l’ascolto,” ha proseguito Borio, “dall’altro è fondamentale che si proceda con la pubblicazione della graduatoria. Le imprese devono poter sapere a che punto si trovano nella lista per orientare con consapevolezza gli investimenti”.

“Imprese nell’incertezza, istruttorie a rilento”

A distanza di mesi dal click day per la presentazione delle domande, infatti, le graduatorie restano ancora bloccate e le istruttorie procedono a rilento. Una paralisi che, denuncia Federacma, “ha già provocato un sensibile calo delle vendite e forti ripercussioni occupazionali”.

Dei circa 6.000 imprenditori che hanno presentato domanda, solo 2.500 risulteranno ammissibili con le nuove risorse, ma ad oggi nessuno ha certezze.

“Servono tempi certi e chiarezza,” ha concluso Borio. “Non possiamo permettere che la volontà di innovare si trasformi in frustrazione o rinuncia. La macchina amministrativa deve viaggiare alla stessa velocità dell’urgenza che ci è stata trasmessa da migliaia di aziende pronte a investire”.

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