Aggiornato al 26/07/2024 - 16:23
siracusapress
Dato inquietante

Il Bonus Zes Unica: dal 60% promesso al 18% effettivo, un bluff?

siracusapress

condividi news

Il Ministro Fitto richiede una revisione dei dati sull’incentivo destinato alle imprese che investono nel Sud Italia, mentre il M5S parla di una “colossale presa in giro”

Bonus Zes o bluff? Questa è la domanda che emerge dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che ha rivelato la percentuale effettiva del credito d’imposta per la Zona Economica Speciale Unica: solo il 17,6668% del credito richiesto.

La percentuale, decisamente inferiore rispetto alle aspettative iniziali, non sorprende considerata l’insufficienza delle risorse disponibili rispetto al numero di potenziali beneficiari. Ora, l’unica speranza resta un nuovo stanziamento di fondi.

Inizialmente, le aziende potevano aspettarsi un contributo fino al 60%, come previsto dall’articolo 16 del DL 124/2023. Questo contributo, sotto forma di credito d’imposta, era destinato alle aziende che avrebbero effettuato investimenti tra 200mila e 100 milioni di euro entro il periodo 1 gennaio – 15 novembre 2024, per l’acquisizione di beni strumentali nelle regioni del Sud.

Il credito d’imposta massimo fruibile per ciascuna azienda è determinato dal credito d’imposta richiesto moltiplicato per la percentuale annunciata dall’Agenzia delle Entrate. Questa percentuale è calcolata dal rapporto tra il limite di spesa e l’ammontare dei bonus richiesti. Dato che il totale delle richieste valide è stato di 9.452.741.120 euro contro i 1.670 milioni di euro disponibili, la percentuale fruibile si attesta al 17,6668%.

Venerdì potrebbe arrivare qualche risposta, quando la premier Giorgia Meloni parteciperà alla presentazione del Piano strategico per la Zes unica per il Mezzogiorno. Il Piano, approvato con Dpcm, è frutto di un confronto iniziato ad aprile con vari attori pubblici e privati, incluse le associazioni di categoria.

Critiche arrivano da opposizioni e imprese. Confimi esprime amarezza, sottolineando la mancata corrispondenza tra le promesse del governo e le risorse effettivamente stanziate. Francesco Cataldi dell’Unione nazionale giovani commercialisti segnala che, nel migliore dei casi, il contributo sarà solo il 10% dell’investimento, molto meno del 60% promesso. Daniela Torto del M5S parla di una “colossale presa in giro” per le imprese del Sud, così come il parlamentare Filippo Scerra.

Il ministro Fitto ha chiesto una verifica dei dati all’Agenzia delle Entrate, affermando che le imprese hanno probabilmente prenotato un credito d’imposta superiore agli investimenti effettivamente realizzati. L’ammontare effettivo del credito sarà noto solo nel 2025, una volta che le imprese presenteranno i dati sugli investimenti effettivi. Fitto ha richiesto ulteriori informazioni necessarie per l’implementazione della misura già il 17 luglio, reiterando la richiesta il 23 luglio con ulteriori dettagli.

Il governo, conclude Fitto, ha puntato sul credito d’imposta Zes per rilanciare la competitività del Mezzogiorno, stanziando risorse maggiori e aumentando l’intensità massima dell’agevolazione.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni