Italia: “A 20 anni dal riconoscimento UNESCO, Siracusa punta su gestione sostenibile e valorizzazione del patrimonio”
Il 17 luglio è una data storica per Siracusa. Vent’anni fa, nel 2005, il Comitato Unesco iscriveva “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica” nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.
Oggi, il sindaco Francesco Italia riflette sull’importanza di questo anniversario e sulle sfide future per la città e il suo straordinario patrimonio.
“Ci sono date e avvenimenti che segnano profondamente le vicende di una comunità perché ne indirizzano il percorso e instillano consapevolezza dei propri mezzi. Per noi, il 17 luglio è una di queste, il giorno in cui a Durban, in Sudafrica, il Comitato Unesco iscrisse ‘Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica’ nella lista dei siti Patrimonio mondiale dell’umanità”, afferma il sindaco Francesco Italia.
Il riconoscimento Unesco non fu scontato, ma frutto di un lavoro lungo e articolato: “L’iscrizione Unesco non si ottiene con una semplice richiesta e per averla occorre fornire garanzie e passare attraverso una serie di passaggi non sempre agevoli. Se oggi raccogliamo i frutti di quel riconoscimento, è grazie all’impegno di un gruppo di donne e uomini che, con le loro competenze, riuscirono a raggiungere l’obiettivo”.
“Già a partire dal 2000 era iniziato un processo di riqualificazione e valorizzazione della città accompagnato da una serie di investimenti nel settore turistico che avevano portato a moltiplicare i posti letto”, spiega il sindaco. La sfida era chiara: far riconoscere Siracusa e Pantalica non solo per i monumenti storici, ma per il ruolo fondamentale avuto nella crescita culturale e civile dell’umanità.
L’Unesco come responsabilità e impegno per il futuro
“Ma questo riconoscimento non è solo un titolo. È una responsabilità ed è anche un invito. L’Unesco ci ricorda che alcuni luoghi non appartengono soltanto a chi li abita, ma a tutta l’umanità”, sottolinea Italia, evidenziando come il patrimonio storico debba diventare uno strumento di dialogo e pace, soprattutto in tempi segnati da conflitti globali.
Sfide e prospettive: il futuro di Siracusa e Pantalica
Guardando al futuro, il sindaco evidenzia la necessità di affrontare nuove sfide per una gestione sostenibile del patrimonio Unesco:
- Migliorare i collegamenti tra Siracusa e Pantalica, incentivando una fruizione più consapevole dei siti.
- Organizzare itinerari turistici e culturali che valorizzino l’importanza storica del territorio.
- Coinvolgere attivamente la comunità locale nella tutela e gestione del patrimonio, creando opportunità di lavoro e sviluppo.
- Collaborare con università e istituti di ricerca per condividere strategie innovative nella conservazione del patrimonio culturale.
“Se i primi 20 anni sono stati quelli della valorizzazione, della promozione e del marketing territoriale, adesso si tratta di raccogliere la sfida della modernità per essere all’altezza di millenni di storia, tradizioni e cultura”, conclude il sindaco Francesco Italia.