Debora Troìa e Tobia Vaccaro omaggiano Rosa Balistreri tra musica, parole ed emozioni

Grande successo per lo spettacolo “Rosa la cantatrice del Sud”, dedicato alla memoria e all’arte di Rosa Balistreri, una delle figure più iconiche della musica popolare siciliana. Il Museo etnografico Nunzio Bruno ha ospitato una serata emozionante in cui Debora Troìa, con la sua voce intensa, e Tobia Vaccaro, storico chitarrista della Balistreri, hanno ripercorso la vita e il repertorio della celebre artista siciliana.

L’evento, organizzato dal Museo Nunzio Bruno in collaborazione con l’Orchestra Barocca Siciliana e l’associazione Post Cinema, ha visto una partecipazione calorosa del pubblico, conquistato da canti simbolo della tradizione popolare siciliana come “Cantu e cuntu”, “Quannu moru” e “La pampina di l’aliva”.

Un tributo a Rosa Balistreri e alla cultura siciliana

A introdurre la serata è stata Cetty Bruno, direttrice del Museo, che ha sottolineato il legame della sua famiglia con la Balistreri:

“Mio padre, Nunzio Bruno, conobbe Rosa grazie a un comune amico artista, Giorgio Orefice. È straordinario oggi poter ospitare il suo repertorio nel nostro museo, che si ispira ai valori e alla cultura che lei stessa ha rappresentato.”

Le emozioni degli artisti sul palco

Debora Troìa, interprete principale dello spettacolo, ha raccontato il suo profondo legame con la figura di Rosa Balistreri:

“Rosa mi ha insegnato il coraggio attraverso il suo canto di rabbia e ribellione. È stata una guida artistica e umana, un simbolo di resistenza e determinazione per tutte le donne.”

Tobia Vaccaro, che ha condiviso il palco con la Balistreri in passato, ha aggiunto:

“Suonare con Rosa significava vivere la sua lotta, la sua passione, la sua voglia di dare voce a chi non l’aveva. Era un’artista autentica, capace di trasformare la sofferenza in arte e impegno sociale.”