Il deputato regionale sollecita un’audizione urgente all’ARS dopo l’annullamento del Trail Sicilia Challenge 2025
Polemiche sulla gestione della Riserva Naturale di Pantalica, al centro di una dura critica del deputato regionale Carlo Auteri. Il parlamentare siciliano ha chiesto l’intervento della Commissione Ambiente dell’ARS per un’audizione urgente dei responsabili del Servizio Sviluppo Rurale della Regione Siciliana. Motivo della protesta, la cancellazione all’ultimo minuto della manifestazione Trail Sicilia Challenge 2025 – Sortino Diruta, tappa del campionato siciliano CSI organizzata dalla Polisportiva San Sebastiano.
L’evento sportivo, atteso da atleti siciliani e del nord Italia con 170 partecipanti, è stato annullato con poche ore di preavviso. Secondo Auteri, la decisione è stata presa senza valide motivazioni: “La pioggia era cessata già il giorno prima, la Protezione Civile non aveva segnalato criticità e le condizioni meteo erano in linea con quelle tipiche delle gare di trail running”. Il parlamentare ha denunciato il danno economico e d’immagine subito dagli organizzatori e dal territorio.
Ma l’annullamento della gara è solo l’ultimo di una serie di problemi legati alla gestione della riserva. “Non si può gestire un patrimonio Unesco come se fosse proprietà privata – afferma Auteri – lasciando tour operator, sportivi e perfino ciclisti amatoriali in balia di regole assurde”. Tra le criticità segnalate, l’obbligo per chi vuole accedere in bicicletta di inviare una richiesta via mail con tre giorni di anticipo, con il rischio di non ricevere risposta se il weekend coincide con la richiesta. “Un’anomalia tutta siciliana che penalizza chi vuole vivere e valorizzare il territorio”, aggiunge l’esponente regionale.
Auteri chiede un intervento immediato dell’assessore regionale competente e del presidente della Regione Renato Schifani per rivedere il sistema di gestione della riserva. Il deputato punta il dito contro il dirigente provinciale del Servizio Sviluppo Rurale, Giancarlo Perrotta, e annuncia battaglia: “Non mi fermerò finché non cambieranno i vertici provinciali. È arrivato il momento di rivedere il piano di gestione della riserva, perché così non si può andare avanti”.