Il presidente delinea la filosofia per la nuova stagione tra i professionisti: dal mercato all’identità della squadra, ecco le linee guida della società aretusea. “Cerchiamo uomini con fame e attaccamento alla maglia”
Niente voli pindarici, ma un progetto solido con una visione chiara. All’indomani della storica promozione in Serie C, il presidente del Siracusa Calcio, Alessandro Ricci, spegne i facili entusiasmi e richiama tutti alla realtà del professionismo. In un’accorata intervista, il numero uno del club aretuseo traccia le coordinate per il futuro, basate su due concetti imprescindibili: programmazione ed equilibrio.
“Oggi entrando nei professionisti credo che siano le parole non d’ordine ma obbligatorie”, ha esordito Ricci, mettendo subito in chiaro il cambio di paradigma. “Dobbiamo stare per terra, perché le norme federali, la gestione amministrativa e contabile sono molto stringenti. Non vogliamo fare brutte figure, ma continuare nel nostro progetto di crescita”.
Un percorso virtuoso che ha portato il Siracusa dall’Eccellenza alla Lega Pro e che non si vuole fermare qui. La Serie B resta un obiettivo, un sogno nel cassetto, ma senza l’assillo dell’immediatezza. “Speriamo che in un futuro non troppo distante ci si possa competere”, ha precisato il presidente. “Ma prima l’obiettivo è divertire, far divertire e soprattutto mantenere la categoria per poter poi cominciare a costruire il progetto Siracusa con una vista sulla Serie B“. Un appello alla pacatezza, per gestire un “entusiasmo che abbiamo creato e che dobbiamo mantenere”, consapevoli di entrare in un girone che si preannuncia “di ferro”.
Mercato: priorità ai rinnovi, ma senza follie
Il focus si sposta poi sul mercato e sulla costruzione della squadra che affronterà il difficile campionato. Il dialogo con l’allenatore Marco Turati è incessante. “Ci sentiamo dalle 10 alle 20 volte al giorno”, svela Ricci, a testimonianza di una sintonia totale nella scelta degli uomini.
La priorità va alla rosa che ha conquistato la promozione. “Una società seria mantiene gli impegni“, sottolinea con orgoglio il presidente. “L’impegno era di rinnovare i contratti in Lega Pro. Proporremo agli agenti e ai giocatori il rinnovo alle condizioni pattuite l’anno scorso”. Un atto di coerenza e rispetto. La palla passerà poi ai singoli: “Se vorranno rimanere con noi, saremo contenti. Diversamente, il mercato di Serie C è talmente ampio che ci dà la possibilità di andare a pescare giocatori idonei per il gioco che fa Mister Turati”.
L’identikit del giocatore del Siracusa: l’esempio di Mimmo Maggio
Ma quali caratteristiche deve avere un giocatore per vestire la maglia azzurra? Il presidente Ricci non ha dubbi e va oltre le qualità tecniche, cercando un DNA preciso, un “senso di appartenenza” che ha già contagiato la tifoseria.
“Voglio ricordare un nome su tutti: Mimmo Maggio. Un grandissimo uomo, un grandissimo giocatore, il capitano vero, quello che ci ha portato alla vittoria con i suoi, credo, 40 gol in due anni”. È questo l’archetipo, il modello a cui ispirarsi. Un leader silenzioso che ha incarnato i valori che la società cerca ancora oggi. La chiosa finale di Ricci è un vero e proprio manifesto programmatico: “Ecco, noi quello che cerchiamo sono proprio quelle caratteristiche: passione, voglia, fame, attaccamento, fratellanza. Questo è quello che cerchiamo per essere giocatori a Siracusa”.