Aggiornato al 03/07/2025 - 11:21
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Siracusa, Ex stuntman di Hollywood nasconde 60 milioni di euro al fisco

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Ha lavorato in Batman Begins e Mission Impossible, ora operava come agente finanziario all’estero. Indagini GdF su sistema internazionale di evasione

Da stuntman a Hollywood a evasore fiscale per milioni e milioni di euro. Un siracusano è finito al centro di un’indagine della Guardia di Finanza. L’uomo, che ha lavorato in film come “Batman Begins”, “Mission Impossible”, “Gangs of New York” e “Ocean’s Twelve”, negli ultimi anni operava all’estero come agente finanziario, occultando al fisco italiano ed estero oltre 60 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, sono scattate dopo aver notato la contraddizione tra l’assenza totale di redditi dichiarati e un tenore di vita decisamente elevato. L’indagato possedeva infatti immobili di valore, automobili di lusso, partecipazioni societarie e una residenza esclusiva a Siracusa con piscina e arredi costosi.

La ricostruzione operata dai finanzieri ha fatto emergere un sistema sofisticato di intermediazione finanziaria internazionale. L’ex stuntman aveva costituito una società formalmente registrata a Londra che operava come intermediario tra imprese straniere ad alto rischio di insolvenza e i loro clienti, offrendo garanzie bancarie attraverso false attestazioni di disponibilità economiche.

Il meccanismo prevedeva che la società londinese si rivolgesse a istituti di credito di diversi Paesi presentando estratti conto falsi per ottenere anticipi sui pagamenti. L’indagato sfruttava anche la sua notorietà acquisita nel mondo cinematografico per accreditarsi presso le banche.

L’analisi informatica forense dei dispositivi dell’indagato ha permesso di recuperare migliaia di file, tra cui contratti di intermediazione finanziaria in lingua inglese e corrispondenza con i clienti. La società londinese risultava priva di una sede operativa reale e costituita unicamente per celare l’identità del beneficiario delle provvigioni.

Per eludere i controlli fiscali, i flussi di denaro venivano “mascherati” attraverso bonifici con causali che indicavano “prestito personale”, facendo apparire le somme come trasferimenti privati anziché corrispettivi professionali.

L’inchiesta ha accertato che nell’arco di un decennio l’uomo ha percepito redditi per oltre 60 milioni di euro, prevalentemente provvigioni, senza mai presentare dichiarazioni fiscali né in Italia né all’estero. L’evasione delle imposte ammonta a circa 26 milioni di euro.

Il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo dell’intero patrimonio dell’indagato presente sul territorio nazionale, inclusa una villa con piscina, una Porsche Taycan del valore di circa 200 mila euro e disponibilità finanziarie su conti correnti. Il valore complessivo dei beni sequestrati supera 1,5 milioni di euro.

La Procura ha contestato all’indagato il reato di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e ha attivato rogatorie internazionali verso Paesi extra-UE per ricostruire l’ammontare complessivo dei redditi e delle movimentazioni finanziarie.

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