Il gruppo di opposizione contesta la coerenza del primo cittadino: “Oggi si dichiara contrario, ma nel 2022 il suo delegato votò sì alla società mista”. E aggiungono: “La decisione non è mai passata dal Consiglio Comunale”
“Il sindaco contro… se stesso”. È un attacco durissimo quello del gruppo consiliare “Francofonte Futura”, che accusa il sindaco Daniele Lentini di avere la “memoria corta” sulla vicenda della società mista Aretusacque. Secondo il gruppo di opposizione, le recenti dichiarazioni del primo cittadino contro l’ingresso dei privati nella gestione dell’acqua sarebbero in netta contraddizione con i suoi atti ufficiali.
L’accusa di Francofonte Futura: “Votò a favore della società mista nel 2022”
“Il sindaco Daniele Lentini, nei giorni scorsi, ha dichiarato pubblicamente la propria contrarietà all’ingresso dei privati,” si legge nella nota firmata dai consiglieri Nuccio Randone e Ilaria Palermo e coordinata da Valentina La Rocca. “Una presa di posizione netta, che tuttavia stride con quanto emerge dal verbale dell’Assemblea Territoriale Idrica di Siracusa del 27 dicembre 2022. In quell’occasione, infatti, il primo cittadino – tramite delegato – risultava tra i favorevoli alla nascita della società mista Aretusacque S.p.A.”
Francofonte Futura sottolinea come questa scelta “apra la strada ad aumenti delle tariffe e a un ridimensionamento del controllo pubblico su un bene primario”. Viene inoltre criticato un altro dettaglio: “l’adesione alla società non è mai approdata in consiglio comunale, l’organo deputato a discutere le decisioni più rilevanti per la comunità. Tutto deciso altrove, senza un vero confronto pubblico.”
“Dice e fa tutto il contrario di tutto”
Il gruppo di opposizione contesta direttamente le recenti affermazioni social del sindaco (“Il problema è che in questo caso il sindaco è stato ed è contrario a tutto ciò”), ponendo un interrogativo: “contrarietà autentica o un repentino cambio di rotta passato sotto silenzio, e per quali motivi?”.
“Le dichiarazioni del sindaco non corrispondono ai fatti né alle decisioni prese in assemblea,” concludono sarcasticamente i consiglieri. “Il nostro sindaco dice e fa tutto e il contrario di tutto. In politica, del resto, tutto è possibile. Anche votare sì e dichiararsi contrari il giorno dopo, confidando forse in una memoria collettiva un po’ troppo corta.”