I consiglieri comunali del MPA e Siamo Priolo contestano il primo cittadino: “L’intoppo amministrativo è dovuto alla sua gestione politica“
A Priolo Gargallo prosegue il botta e risposta politico tra il Sindaco Pippo Gianni e l’opposizione sulla recente approvazione del Bilancio comunale, avvenuta il 18 marzo con ritardo rispetto ai tempi previsti.
In una nota, i consiglieri comunali del MPA Diego Giarratana (capogruppo), Giuseppina Valenti, Manuel Pinnisi, Generosa Scuotto, Manuela Mannisi, Luca Campione e Mariangela Musumeci (Siamo Priolo) hanno replicato alle dichiarazioni del primo cittadino, attribuendo a lui l’unica responsabilità del ritardo.
“L’unico responsabile dell’approvazione del Bilancio comunale, avvenuta in ritardo lo scorso 18 marzo, è indiscutibilmente il Sindaco. È noto a tutti che l’intoppo amministrativo riguardante la nomina e composizione della Giunta ha costretto lo stesso Sindaco a richiedere l’intervento dell’Assessorato regionale agli Enti Locali, impedendo così l’approvazione del bilancio nei termini ordinari”.
Secondo l’opposizione, il documento finanziario è stato comunque approvato grazie all’intervento dei consiglieri comunali, nonostante le difficoltà politiche della maggioranza. “Lo strumento finanziario è stato accolto, sebbene a seguito di emendamenti, prerogativa indiscutibile dell’opposizione, grazie all’impegno dei suddetti consiglieri comunali”.
Inoltre, i consiglieri sottolineano come il Sindaco, privo della maggioranza da oltre un anno, avrebbe avuto difficoltà a ottenere i numeri necessari per l’approvazione del bilancio. “Ormai è chiaro che il Sindaco, privo della maggioranza da oltre un anno, non avrebbe avuto i numeri necessari in aula per l’approvazione. Ciò ha portato a malumori anche tra le fila del gruppo misto, che con il voto contrario ha evidenziato l’assoluta debolezza di un’amministrazione in evidente affanno”.
Concludendo, l’opposizione chiede un cambio di passo e critica la gestione amministrativa attuale: “È giunto il momento di superare le scuse, che ormai risultano insufficienti a giustificare un’Amministrazione che ha tradito il mandato elettorale e la fiducia dei cittadini, dimostrandosi manifestamente inadeguata a realizzare il programma politico proposto”.