Aggiornato al 29/03/2025 - 09:28
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Unica vertenza

La crisi industriale di Siracusa: Sinistra Italiana chiede un piano per il futuro

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Sebastiano Zappulla e Nicola Fratoianni sottolineano l’urgenza di un piano industriale sostenibile per la zona industriale di Siracusa

La crisi della zona industriale di Siracusa è al centro della riflessione politica di Sinistra Italiana. Ieri, infatti, una giornata interamente dedicata ai temi del lavoro ha visto protagonisti il segretario nazionale Nicola Fratoianni e il segretario provinciale Sebastiano Zappulla. Il programma è iniziato con la partecipazione allo sciopero dei metalmeccanici a Priolo, dove centinaia di lavoratori in tuta blu hanno manifestato il loro dissenso. Nel pomeriggio, alle 17, l’iniziativa al Pio La Torre Centro, organizzata dalla federazione di Siracusa di Sinistra Italiana, ha approfondito le problematiche legate alla crisi della zona industriale e alla difesa dei diritti dei lavoratori.

Al dibattito hanno preso parte Giusy Nané, portavoce di Europa Verde Siracusa, Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana, Ninetta Siragusa, componente della segreteria regionale della UIL con delega su Siracusa, e Alfio Mannino, segretario regionale della CGIL. L’intervento conclusivo è stato di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e deputato di Alleanza Verdi Sinistra.

Nel corso degli incontri, è emersa la crescente preoccupazione per gli effetti devastanti della crisi che ha colpito la zona industriale di Siracusa. Sebastiano Zappulla ha infatti evidenziato come la situazione attuale possa avere gravi ripercussioni sul futuro del territorio, con effetti diretti sull’occupazione e sull’economia locale. Il tema della transizione energetica e della green economy è stato al centro delle riflessioni, con l’auspicio che Siracusa possa orientarsi verso un modello di sviluppo sostenibile, in grado di coniugare ambiente, economia e occupazione.

Zappulla ha sottolineato che le bonifiche, il risanamento e la riconversione degli asset sono elementi fondamentali per il futuro della zona industriale di Siracusa. “Sulle vertenze in corso,” ha dichiarato il segretario provinciale di Sinistra Italiana, “riteniamo necessario lanciare un appello: occorre stringersi, nell’unità, con le lavoratrici e i lavoratori in lotta attorno alle crisi di Sasol, Eni Versalis, GoiEnergy, IAS e a tutte quelle che coinvolgono l’indotto industriale.”

Un aspetto cruciale della discussione è stato l’invito a non concentrarsi esclusivamente sul piano Eni Versalis, ma a guardare alla crisi complessiva della zona industriale di Siracusa, che interessa diversi settori, tra cui quello metalmeccanico, edile, elettrico, strumentale e dei servizi. “Ritenere il piano Eni Versalis l’unico argomento di cui occuparsi è un errore storico e imperdonabile,” ha dichiarato Zappulla. “C’è un’unica vertenza di cui ci si dovrebbe occupare e si chiama crisi della zona industriale di Siracusa.”

Infine, Sinistra Italiana ha chiesto ai governi regionali e nazionali di non limitarsi a posizioni di circostanza, ma di assumersi la responsabilità di costruire un piano industriale per Siracusa che sia in grado di affrontare i grandi cambiamenti nei modelli produttivi e industriali. È necessario lavorare con il territorio e le sue espressioni sociali, politiche e istituzionali per cogliere le opportunità della transizione energetica e della green economy.

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