Aggiornato al 17/09/2025 - 19:37
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Rifiuti

Mancate penali Tekra Siracusa, La Vardera porta il caso all’ARS: “Danno da oltre 1 milione”

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Presentata un’interrogazione urgente al governo Schifani. Nel mirino il mancato raggiungimento del 65% di differenziata e la mancata applicazione delle sanzioni. Musco: “Chiediamo trasparenza”

La gestione dei rifiuti a Siracusa finisce sul tavolo dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il deputato

Ismaele La Vardera, in collaborazione con il movimento Controcorrente, ha presentato un’interrogazione urgente (datata 17 settembre 2025 ) al governo regionale per fare luce sulla presunta mancata applicazione delle penali a Tekra Siracusa.

Al centro della questione, il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e un potenziale danno economico per la collettività stimato in oltre 1 milione di euro.

L’interrogazione: “Mancato l’obiettivo del 65%”

Nel documento, La Vardera ricostruisce la vicenda. Il Comune di Siracusa ha affidato il servizio settennale (per oltre 110 milioni di euro ) a Tekra S.r.l. con decorrenza 1° luglio 2020. Il contratto “verde” prevedeva l’obbligo del “porta a porta” sull’intero territorio e il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata (RD) già entro il primo anno di servizio.

In caso di mancato raggiungimento, il capitolato stabilisce penali precise: una decurtazione del 50% degli oneri di smaltimento (ecotassa inclusa) e una sanzione di 10.000 euro al mese.

Il paradosso: tornano i cassonetti, saltano le sanzioni

L’interrogazione evidenzia che, “a distanza di oltre 5 anni dall’avvio del servizio”, il Comune non avrebbe mai applicato le sanzioni previste, nonostante gli obiettivi contrattuali non siano stati raggiunti.

Inoltre, non solo il “porta a porta” non è mai stato attuato in ampie aree cittadine , ma l’Amministrazione “con decisione recente” (29 agosto 2025) ha reintrodotto i cassonetti stradali per l’indifferenziato in alcune vie della circoscrizione Akradina.

La Vardera denuncia quello che definisce un “evidente cortocircuito amministrativo”: l’Ente motiverebbe le mancate sanzioni sostenendo che Tekra non può essere ritenuta interamente responsabile se il “porta a porta” non è attuato, ma allo stesso tempo non ottempera ai propri doveri e reintroduce i cassonetti.

Controcorrente: “TARI aumenta, dov’è la trasparenza?”

Sebastiano Musco, responsabile territoriale di Controcorrente, sottolinea il danno economico per i cittadini: “Il mancato raggiungimento degli obiettivi non è solo un problema igienico. Rappresenta un danno per chi paga regolarmente la TARI e, anziché beneficiare di riduzioni, si trova ogni anno di fronte a nuovi aumenti”.

Musco, ringraziando anche Civico4 di Michele Mangiafico per la denuncia alla Corte dei Conti sul potenziale danno erariale, aggiunge un ulteriore quesito: “Chiediamo come siano state utilizzate e rendicontate le risorse che TEKRA aveva destinato alla formazione nelle scuole, visto che una parte consistente di questi fondi risulta tuttora senza una chiara destinazione”.

Chiesta un’ispezione regionale

L’interrogazione chiede quindi al Presidente della Regione e agli assessori competenti se siano a conoscenza dei “gravi disallineamenti” tra contratto e servizio , e se non ritengano opportuno intervenire con una ispezione regionale o l’invio di un commissario ad acta per verificare la regolarità e la trasparenza della gestione.

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